(12 dicembre 2013) – A Palermo, presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate all’interno del Complesso Monumentale dello Steri (Piazza Marina n. 61), sarà inaugurata oggi alle ore 18.00 la mostra di pittura di Rossella Buscemi dal titolo Attimi, patrocinata dall’Università degli Studi di Palermo. Interverranno all’apertura il Prof. Valerio Agnesi, Delegato del Rettore alla valorizzazione e al funzionamento delle strutture museali e delle collezioni storiche e scientifiche dell’Ateneo e il critico d’arte prof. Aldo Gerbino. In esposizione 12 olii su tela o tavoladella pittrice Rossella Buscemi, che affronta ed interpreta l’esperienza del vissuto di ogni giorno nella definizione di gesti di vita quotidiana. Pur nella sua variegata complessità, i temi affrontati dalla pittrice si sviluppano ritmicamente e armoniosamente come lo scorrere sereno delle acque in un dolce pendio, conducendo verso sensazioni di assoluta serenità e benessere.
La mostra si protrarrà fino al 22 dicembre 2013.
Ingresso libero.
Orari di apertura: dal lunedì al giovedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00; dal venerdì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
È previsto, sabato 21 dicembre alle ore 17.00, un reading di poesia con la poetessa Vanessa Amarù.
Dalla presentazione di Calogero Schilleci. «Un'opera d'arte è un fenomeno irripetibile, che coinvolge totalmente il suo autore, consentendogli di esprimere, senza pudore, la radice più profonda del proprio essere e di manifestarla all'esterno, offrendola, quasi in olocausto, al fruitore, potenzialmente sconosciuto.
I quadri di Rossella Buscemi non sfuggono a questa regola, anzi finiscono, se fosse possibile, per esaltarla ancor di più.
La pittrice, infatti, riesce bene a comunicare la sua radicale esigenza di nitore mediante un uso accorto e discreto del colore, che permette, grazie al sapiente accostamento cromatico, di evidenziare uno stato di gradevole verecondia, col rispetto assoluto della vita in tutte le sue manifestazioni, anche le più apparentemente umili e ordinarie.
La tecnica adottata, essenziale e istintiva nel tratto, dà all'immagine una decisa connotazione, che guida e introduce l'osservatore all'interno di una realtà senza tempo e, insieme, gratificante e assorbente perché patrimonio comune di ogni essere umano, nelle proprie pulsioni ancestrali e più vere.
I momenti di vita sui quali si focalizza l'attenzione dell'artista denotano il bisogno, generalmente condiviso, di creare una dimensione spazio-temporale dentro la quale poter recuperare, anche soltanto per un meraviglioso istante, l'essenzialità autentica della propria esistenza fondendosi con la natura circostante.
Non a caso ricorre il tema della donna, colta di spalle - e quindi intesa come genere - nel suo incedere, lei che porta e dona la vita, verso la vita stessa, rappresentata sotto la forma di quella natura, che è dentro e fuori ciascuno di noi.
Il momento della lettura esprime, forse ancor meglio, questo anelito di libertà con un contatto più intimo e una compenetrazione quasi assoluta col mondo che ci circonda.
Ma il mondo è anche altro: è l'interno della propria casa, inserita tra il cemento degli edifici urbani. Questo, tuttavia, non impedisce allo spirito umano di ritagliarsi, nella rassicurante atmosfera domestica, un attimo per sé, libero da tutti i gravosi impegni che pur affliggono il vissuto quotidiano».