Sono passati quasi nove anni dall’inizio della crisi in Siria. Gli gli effetti continuano a manifestarsi sulle facce dei più piccoli e vulnerabili, che sono i bambini, sui loro deboli corpi, nelle loro anime e nel loro spirito, in tutti gli aspetti della loro crescita. La nostra risposta continua ad essere presente in modo puntuale, sotto vari aspetti, in questo momento specialmente attraverso le attività estive a loro favore, in modo particolare attraverso l’oratorio estivo. Quest’anno siamo felici nel vedere che in molte altre parrocchie è stato attivato l’oratorio per iniziativa dei parroci, con i quali c’è una grande amicizia. Come già l’anno scorso, stiamo aiutando diversi parroci ad aprire gli oratori, sia in Aleppo che in altre città siriane A partire dalla nostra iniziativa, ora sono coinvolti più di milletrecento bambini, e crescono l’amicizia e la comunione con le diverse Chiese Cattoliche. Ora estendiamo il nostro invito ed incoraggiamento alle Chiese Ortodosse, perché inizino a fare altrettanto a favore di questi piccoli angioletti, che hanno bisogno della Madre Chiesa per essere accompagnati, risanati e formati.
L’oratorio estivo della nostra parrocchia latina di S. Francesco rimane sempre un modello trascinante per le altre parrocchie, dal punto di vista sia materiale che didattico. Condividiamo gli aiuti che ci arrivano con le altre Chiese, così come in tutti i nostri altri progetti, a lode del nostro Signore Gesù e nel servizio di ogni bambino. L’oratorio, come ogni altra attività diretta ai bambini, ha come obbiettivo la loro crescita sotto tutti i punti di vista, umani e spirituali. Aiutiamo i bambini tenendo in considerazione tutte le lacune educative che rendono difficoltosa la loro crescita in questo difficile periodo, quelle familiari e quelle scolastiche. L’oratorio estivo cura le ferite dell’anima e dello spirito che la guerra ha generato e continua a generare. Il tema del lavoro di gruppo per l’oratorio di questa estate ha per titolo “insieme a te … io scopro”. Si concentra sulla responsabilità personale del bambino: egli stesso diventa il grande ricercatore. È lui che fa esperienza, e scopre ciò che lo circonda. Questo lavoro di gruppo riguarda 310 bambini e ragazzi di età tra i 4 ed i 16 anni ed una equipe di 45 educatori e 17 insegnanti professionali. Dopo lo slogan dell’anno scorso “insieme a te … io cresco”, quest’anno viene proposto ai ragazzi un viaggio di esplorazione per arricchire ed indirizzare questa loro crescita, cercando di offrire il massimo beneficio, secondo diversi “assi” del loro sviluppo.
L’asse della scoperta di sé e degli altri, dal punto di vista umano e spirituale
Questo asse comprende una serie di temi religiosi ed umani, che aiutano il ragazzo a scoprire la sua personalità, le tendenze ed i talenti che Dio gli ha donato, ad accrescerli sempre di più e a metterli al servizio di Dio e degli altri. Poniamo attenzione anche nell’aiutare il giovane a scoprire la sua vulnerabilità ed i suoi limiti. Anche questi aspetti, che fanno parte della debolezza della persona, vengono letti in chiave positiva: siamo creature con molti limiti, ma amate dal Signore, da lui create e chiamate ad essere in comunione con Lui. Il bambino viene invitato ad allargare il proprio orizzonte, aprendo gli occhi, guardando fuori di sé, per scoprire che è egli stesso un dono del Signore agli altri. Allo stesso tempo, impara a scoprire come l’altro sia un dono del Signore rivolto a lui. L’altro è un dono per me: occorre imparare la disponibilità ad accoglierlo, nella sua diversità, coi suoi propri doni e talenti. Così si impara a costruire ponti, a creare la comunione, a favore del bene comune. Percorrendo questa strada, si arriva a scoprire la Chiesa, comunità dei credenti, quale dono dal Signore risorto per tutta l’umanità. La Chiesa, Madre che ha ricevuto dal Signore il mandato di servire l’umanità, un servizio che è una “lavanda dei piedi”. Una Madre che serve l’umanità sia attraverso la cura umana dei più deboli e vulnerabili, sia con l’annuncio della “bella notizia” e della chiamata ad essere discepoli di Cristo, rivolta a tutti gli uomini che accettano il suo ministero. Infine, il bambino scopre la società fatta di tanti uomini e donne, di diverse famiglie. Scopre di essere invitato al dialogo, alla conoscenza, con spirito di rispetto e di complementarietà, vivendo la diversità degli altri come un dono e non come un ostacolo. Il bambino sperimenta quanto sia importante mettere i suoi talenti e i suoi doni a favore della Chiesa e della società, per espandere il regno dei cieli sulla terra, regno di pace e di gioia.
L’asse cognitivo intellettuale
Lungo questo asse, aiutiamo i ragazzi a sviluppare le loro capacità intellettive, grazie ad un programma di “esercizio mentale” che ha come obiettivo quello di aumentare la loro concentrazione, per imparare a liberarsi dalle cose che bloccano la loro crescita e sviluppare l’immaginazione. Inoltre, li aiutiamo ad apprendere l’inglese, sia le regole grammaticali che la capacità di conversazione, con l’aiuto di insegnanti specializzati. Per i ragazzi che hanno doti musicali particolari, proponiamo di seguire un programma di insegnamento del pianoforte.
L’asse sportivo
Mentre aiutiamo i bambini a scoprire i talenti corporei e le loro tendenze ed abilità, offriamo la possibilità di sviluppare le capacità atletiche, praticando basket e football, su campi di gioco che abbiamo affittato appositamente per loro, con allenatori specializzati. Nel corso della giornata il ragazzo si illumina attraverso diverse stazioni: disegno, bricolage, danza, teatro, arte del mosaico, diversi giochi ed attività di apprendimento, finalizzati a orientarlo attraverso tutte le strutture che lo circondano, le diverse professioni e la vita della società in cui è cresciuto. Significa ad esempio conoscere l’industria del sapone ... così come imparare l’astronomia ed i pianeti… per poi ritrovarsi attorno ad un tavolo in cui regna l’amore, aiutati dagli educatori, nella cucina del gruppo.
La domenica è il giorno del Signore, in cui i ragazzi e le loro famiglie celebrano la Santa Messa, nella quale essi servono leggendo le letture, facendo memoria dei loro cari sia vivi sia defunti e con inni e canti". In questo giorno, l’oratorio non prevede altre attività, ma si limita alla partecipazione della S. Messa, dove si accoglie l’abbondanza della parola di Dio, che viene poi spiegata con un’omelia adatta.
Non riesco in questa lettera a illustrare tutte le attività che facciamo e tutti i dettagli dei nostri numerosi interventi nella vita dell’oratorio, ma invito caldamente ognuno di voi, di aprire la nostra pagina dell’oratorio e seguirci ogni giorno, mentre continuiamo a inviarci materiale di foto e di spiegazioni a quello che facciamo. La nostra società è ferita e squilibrata, ha tanti anziani molti adulti se ne sono andati. Ma abbiamo la ricchezza di moltissimi bambini.
Voglio ringraziare il Signore per il dono che essi sono per la nostra Chiesa, per il dono della vita che Egli continua a offrire per poter rinnovare la nostra comunità cristiana. Un ringraziamento speciale va sempre a voi, carissimi amici parroci e laici che ci avete sostenuto nel passato e che continuate ancor oggi a sostenerci, sia con la preghiera che con le donazioni. Ricordo a tutti voi che continuiamo a essere una realtà ferita, che non riesce a rialzarsi, a mantenersi ed a crescere da sola. Ma ci sentiamo anche noi amati dal Signore e amati da ognuno di voi. Per questo vi ringraziamo e chiediamo in preghiera, insieme a tutti questi bambini, ogni benedizione dal Signore per ognuno di voi, per le vostre famiglie e per le vostre comunità.
Con l’augurio di un’estate pieno di ristoro e di crescita sotto tutti i punti di vista.
P. Ibrahim