(22 agosto 2015) – Alla spiaggia di Calamosche si giunge dopo un percorso di 30 minuti circa di cammino lungo un sentiero di poco più di un chilometro. Vale la pena compierlo, perché già prima di arrivare a destinazione si attraversa a piedi lo scenario di un’area naturale incontaminata. Questo sito, infatti, si trova all’interno del comune di Noto nella Riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari e ne costituisce uno dei punti di accesso.
A quest’angolo di Sicilia situato nel siracusano tra Noto e Pachino si arriva seguendo e percorrendo l’indicazione “Spiaggia di Calamosche” sulla strada provinciale 19. La spiaggia, che è poco distante da un parcheggio attrezzato da cui ci si inoltra verso il litorale, è nei pressi di una rete stradale dove vanno aggiungendosi nuove arterie di collegamento utili anche per raggiungere e visitare altri siti ad alto valore culturale e naturalistico della zona. Avola, laghetti e canyon di Cava Grande del Cassibile, ambiente e archeologia di Eloro, la Villa del Tellaro, l’Oasi di Vendicari e Noto con i monumenti patrimonio dell’Unesco sono rischiami turistici di sicuro interesse e valore per molte buone ragioni.
Tutt’intorno alla spiaggia di Calamosche (o Cala Mosche) è un susseguirsi di panorami in cui s’esprime la radicalità estrema della natura. Il fascino e la bellezza raggiungono lo sguardo e lasciano suggestioni intense. La vegetazione connota i luoghi con varietà mediterranee che compongono le quinte sceniche naturali attraverso l’impronta di colori e contrasti netti; si illumina così un paesaggio dove permangono qua e là alcuni resti a testimonianza dell’antica presenza umana registrata nel tempo proprio nei paraggi della costa di fronte alla caletta. All’imbrunire se ne accendono i colori e allungano le profondità dell’orizzonte che si apre su parte della riserva.
Ma c’è un aspetto morfologico che rende unica e inconfondibile la spiaggia di Calamosche, identificandone il profilo e caratterizzandolo con un timbro originale per il cui tramite è conosciuto. E sono i due bassi e piccoli promontori rocciosi che racchiudono, come a proteggerla da onde e correnti del mare, il breve tratto di spiaggia fine dal colore chiaro. Tra le rocce s’intravedono cavità e grotte di piccole dimensioni verso cui il mare va a poggiarsi incessantemente.
A Calamosche è stata attribuita nel 2005 da Legambiente la menzione di “Spiaggia più bella d’Italia”, un titolo inserito nella Guida Blu edita dal Touring Club Italiano come riconoscimento dell’equilibrio ambientale e paesaggistico raggiunto dalla località balneare siciliana e indicato dall’assegnazione del massimo punteggio delle 5 vele. L’alto livello di eco-sostenibilità intorno alla spiaggia di Calamosche è stato confermato negli anni, come dimostrano le 4 vele che le sono state assegnate nel 2015.
REPORTAGE - Verso sera intorno alla spiaggia di Calamosche
(ph. mb - SicilyPresent.it)