Anche quest’anno a Tagliavia si è celebrata la Festa del grano

 

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“Oggi ci troviamo in un luogo in cui qualche anno fa non pensavamo di ritrovarci. Siamo qui nel segno della liberazione operata dal Signore”. Queste alcune delle parole che l’Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha rivolto nell’omelia ai tanti presenti nel santuario della Madonna di Tagliavia giovedì 18 luglio in occasione della tradizionale “Festa del grano in Missione”. È una bella circostanza che si rinnova ogni anno come segno di ringraziamento per la bontà che il Signore ha voluto riversare sulla Missione di Biagio Conte e sui suoi tanti volontari e sostenitori.

Nell’omelia Lorefice ha fatto riferimento alla storia di quelle terre in cui “uomini hanno oppresso altri uomini”, in un processo che non sì è ancora spezzato. Lorefice ha paragonato l’oppressione della mafia a quella conosciuta dal popolo d’Israele per mano del Faraone in Egitto, ricordando che nella storia vi sono stati tanti faraoni che hanno imposto gioghi a tantissimi uomini. Ma mentre i faraoni di ieri e di oggi impongono il loro giogo sulle spalle dei più deboli, il giogo di Dio è leggero. Dio infatti è venuto a visitare il suo popolo e lo ha liberato dalle mani degli oppressori.

Quest’anno la Santa Messa al Santuario, è stata presieduta dall’Arcivescovo Corrado Lorefice, insieme a don Pino Vitrano, padre Giovanni Bonfante, in rappresentanza dei padri presenti nel Santuario, don Pietro Magro, responsabile dell'ufficio per i rapporti ecumenici e del dialogo Intereligioso e don salvatore Biancorosso. In rappresentanza dell’Arcidiocesi di Monreale era presenta il vicario generale mons. Antonino Dolce. Era presente anche l’Imam Mustafà Boulaalam ed altri rappresentanti delle comunità islamiche.

“In questa terra – ha detto ancora Lorefice - il potere mafioso ha imperato e si è organizzato. Ma Dio fa vedere che è fedele alla sua promessa e che è capace di deporre i potenti dai troni ed innalzare i miseri Questo è un luogo Mariano, qui la Vergine ha legato la Sua presenza, qui è stata riconosciuta ed è stata costruita questa casa di Dio dove Lei ancora una volta dice ‘Fate quello che egli vi dirà’ a noi che la frequentiamo”. 

Ancora una volta come ogni anno si è ripetuta la festa di popolo e si è innalzato l’inno di ringraziamento. C’erano i volontari e i sostenitori della Missione che prestano la loro opera nelle tre sedi di Palermo e nei terreni coltivati oltre che a Tagliavia, a Scopello e a Palermo. Dopo la Messa mons. Corrado Lorefice, come vuole la tradizione, è salito sulla grande trebbiatrice per benedire le messe che attendevano di essere raccolte. La mattinata si è conclusa nei locali della Missione con un’agape a base di prodotti coltivati dalla Missione, tra cui: formaggio, pane, olio e altri prodotti della terra.

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