A Cefalù, presso il Cinema Di Francesca, mercoledì 24 dicembre 2014 alle ore 17.00 si proietterà il lungometraggio “Cometa (o del rumoroso silenzio)” di Alberto Francesco Culotta.
Dalle note di produzione: «Girato interamente a Cefalù, sulla costa siciliana, in una decina di giorni dell'ottobre 2013, Cometa è stato ultimato soltanto nell'ottobre 2014. L'originale soggetto ha portato a una sceneggiatura che è stata discussa, migliorata e analizzata nella sua fattibilità da tutto il gruppo che ci ha successivamente lavorato. La ricerca degli attori e delle location è durata una settimana circa. I vari set - interni ed esterni - non hanno richiesto particolare lavoro. Un caso a parte è la casa del protagonista, allestita per l'occasione partendo dalle indicazioni della sceneggiatura. Il Teatro Comunale S. Cicero si è prestato perfettamente, nella sua piccola bellezza, per le scene oniriche, come la spiaggia deserta del lungomare, dove sia Valerio Mirone che Gloria D'Acquisto hanno potuto esprimersi liberamente. La fotografia è stata curata da Nanni Culotta e volutamente fotografica, spesso sovraesposta, per estrapolare ancor di più dal tempo la vicenda narrata, resa già lontana e altra dal bianco e nero. L'andamento lento, richiesto dalla storia stessa, ha trovato espressione nei lunghi piani sequenza e nei quadri fissi. Il missaggio audio, infine, ha messo in evidenza il punto narrativo di Cometa: i rumori di fondo della città, della natura, delle stanze che quotidianamente abitiamo, che ci danno sicurezza, si fanno evidenti e presenti all'attento orecchio del protagonista - e a noi spettatori - per lasciarci completamente nell'imbarazzante silenzio del tragico finale. Cometa è stato un esercizio con il quale alcuni amici si sono voluti misurati, nell'ottica di creare un gruppo di lavoro capace di affrontare la sfida del linguaggio audiovisivo, o cinematografico se vogliamo. A partire dalla scrittura per finire con il missaggio audio, ogni passaggio della convenzionale filiera di una produzione professionale è stata affrontata per quello che competenze, tempi e materiali permettevano, con mezzi di fortuna e amichevoli partecipazioni. L'esperienza - proprio con i suoi limiti e difetti - è un punto di partenza per le successive produzioni, un esempio visibile a cui tornare per migliorarsi».