La "Settimana della Cultura", che in realtà dura nove giorni e si svolge dal 14 al 22 aprile, è giunta quest'anno alla XIV edizione. Gli eventi siciliani che ne fanno parte a vario titolo (mostre, convegni, spettacoli, visite guidate, attività didattiche) sono un numero considerevole che si accresce di giorno in giorno. Gli eventi organizzati sul territorio siciliano sono coordinati dalla Soprintendenza Archivistica per la Sicilia (SAPA) diretta dal Soprintendente Archivistico Aldo Sparti; coordinatore della comunicazione è Maria Anna Romano. "Sicily Present" ne darà conto in modo ampio. L'altissimo numero di eventi inseriti nel cartellone ufficiale sta a indicare le attese da tutti attribuite al patrimonio paesaggistico e culturale come occasione di bene comune e sviluppo. Le notizie e le schede che pubblicheremo sono finalizzate a divulgare l'importanza della partecipazione personale agli eventi.– Sicily Present
(20 aprile 2012) - I giorni che stanno andando avanti dal 14 aprile sono segnati, in Sicilia come nel resto d'Italia, dagli eventi promossi e coordinati nell'ambito della "XIV Settimana della Cultura". Anche in questa regione, dunque, si susseguono manifestazioni organizzate per promuoverne il patrimonio culturale. Ai beni archivistici, ambientali e culturali siciliani si offrono occasioni molteplici perché siano conosciuti e valorizzati. Ed è importante il fatto che molti di questi eventi siano costituiti da laboratori didattici organizzati in collaborazione con scuole di ogni ordine e grado. La costruzione del futuro passa da un crocevia nel quale più soggetti s'incontrano e collaborano mettendo insieme competenze e funzioni nella prospettiva del bene comune. Circostanze come questa ci ricordano che la vita pubblica trae grandi benefici dall'associazionismo, dalla condivisione di opere in cui ciascuno partecipa e, insieme ad altri, costruisce luoghi di amicizia e umanità. Del resto, la democrazia stessa ha a che fare con l'associazionismo quale sua «scienza madre», come aveva notato quasi centottanta anni addietro il pensatore e uomo politico francese Alexis de Tocqueville.
Ebbene, negli innumerevoli eventi della "XIV Settimana della Cultura" è presente la condivisione delle molte forme di questa particolare ricchezza generata dal patrimonio culturale. Si tratta di un patrimonio che lasciamo in eredità dopo avere a nostra volta ricevuto e che abbiamo il compito di valorizzare, cioè di accrescere conservandone e non snaturandone l'origine e la bellezza. Il tema della promozione del nostro patrimonio spicca anche nella "settimana" del 2012. Il ministro per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) Lorenzo Ornaghi ha firmato la presentazione della brochure divulgativa sottolineando questo aspetto e accostandolo proprio alla «bellezza» in quanto valore che si diffonde «suscitando meraviglia, orgoglio e un po' di sollievo, così necessari in una stagione storica come l'attuale».
Per noi di "Sicily Present" questa è la prima settimana della cultura che ci troviamo a comprendere e divulgare. Abbiamo trovato luoghi di bellezza e professionalità motivate per affrontare le non poche urgenze che questo tempo difficile pone nei contesti del lavoro. Lo diciamo a ragion veduta, perché abbiamo seguito la via dell'interazione con soprintendenze, enti museali, parchi e associazioni culturali che hanno organizzato e gestito i singoli eventi documentati nelle pagine di questo giornale online (cfr. le schede tra le news "Eventi"). In altre parole, abbiamo voluto interagire con persone e opere del territorio per costruire un percorso editoriale intessuto di esperienze. Gli eventi dettagliati nascono all'interno di questa cifra editoriale e sono la modalità messa alla prova e sviluppata per segnalare all'attenzione dei visitatori alcuni luoghi precisi tra gli innumerevoli facenti parte della "Settimana della Cultura 2012". Il verbo "pro-muovere" suggerisce, infatti, una serie di significati centrati sull'idea di un avanzamento, del personale e comune superamento positivo di prove e difficoltà. Questa "settimana" ci può aiutare a comprendere quanto sia determinante, ai nostri giorni, l'immensa bellezza dei beni culturali e paesaggistici che abbiamo ricevuto in dono dalla natura e dalla storia.