Le Baccanti a Siracusa

 

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(13 giugno 2012)Il prestigioso appuntamento con le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, organizzate dall'Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA), giunge alla 48a stagione. Fino al 30 giugno sul palcoscenico all'aperto si alterneranno il "Prometeo incatenato" di Eschilo, "Le Baccanti" di Euripide e "Gli uccelli" di Aristofane.

La rappresentazione delle Baccanti di Euripide, in cui si esprime il contrastato ritorno dall’Oriente di Dioniso nella madrepatria Tebe, vede la regia di Antonio Calenda e  Maurizio Donadoni nel ruolo di Dioniso.  Le scene sono di Rem Kolhaas, il Coro è composto dalla Martha Graham Dance Company.

A corredo della tragedia è stata allestita una mostra, curata dal Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” in accordo con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico e in collaborazione con il  Rotary club di Siracusa, dal titolo “Dionysos: mito, immagine, teatro”. “Scopo dell’esposizione – commenta la direttrice del Museo Beatrice Basile – è mettere il visitatore di fronte ai molteplici campi di azione di Dioniso, partendo dall’aspetto più noto alla sensibilità moderna”, la preparazione e il consumo del vino, l’oinos appunto.

Incentrata su una divinità complessa e poliedrica come Dioniso, il dio che nasce due volte, la narrazione si sviluppa continua con diverse sezioni tematiche: thiasos, satyroi, Bakchai, Eros e gamos, drama, simposion. Dioniso è soprattutto il dio del vino, bevanda sacra che assume un ruolo centrale nei riti, che prevedono spesso sacrifici di animali e sono celebrati nelle ore notturne nel verde delle selve e dei boschi. Dalle rappresentazioni simboliche in onore di Dioniso con canti e danze trae origine l'agone drammatico, mentre la maschera da simulacro del dio diventa elemento scenico per eccellenza nei teatri. Attraverso questa pluralità di aspetti si arriva ad una definizione più complessa ed articolata della personalità del dio più amato dagli uomini: dio del teatro, dell’eros, delle iniziazioni misteriche.

Un mito e una personalità divina così complessa trovano illustrazione anche negli oggetti che il mondo antico ci ha tramandato e che costituiscono l’oggetto della mostra, come contraltare archeologico della tragedia euripidea. Infatti una ricca serie di raffigurazioni vascolari su lekythoi, crateri, kantharoi, kylikes, anfore, tra VI e IV sec. a.C., collegate al mondo dionisiaco e soprattutto al movimentato seguito di satiri e menadi; oggetti di artigianato, vasi, terracotte, suppellettili da libagione, monete, gemme, (molti dei quali esposti per la prima volta) forniscono un ampio repertorio dell’iconografia di Dioniso e degli aspetti più caratteristici del mito.

All’interno della mostra è possibile inoltre ammirare alcuni costumi della collezione dell’INDA, insieme alle maschere realizzate per la rappresentazione del 2005 di "U Ciclopu", adattamento in siciliano di Luigi Pirandello del dramma satiresco "Il Ciclope" di Euripide. Le maschere riproducono i modelli di quelle in terracotta provenienti dalle necropoli di Lipari. La mostra si pone come palestra propedeutica alla visione della tragedia, quasi un assaggio dell’ebbrezza bacchica, prima di lasciarsi travolgere dal coro delle Baccanti. 

 

 

 



Nella photogallery sono contenute alcune immagini della rappresentazione classica "Le Baccanti" di Euripide, che va in scena al Teatro Greco di Siracusa nella'ambito della 48a stagione organizzata dall'Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA). Le altre immagini documentano la mostra "Dionysos: mito, immagine, teatro", che è aperta al pubblico presso il Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi" fino al 30 settembre 2012.– Sicily Present


 

 

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