Jazz Manouche a Petralia Sottana

 

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(21 agosto 2013) – Dal 23 al 25 agosto il centro storico di Petralia Sottana ospiterà il II raduno mediterraneo Jazz Manouche. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’evento.

 

«Un evento unico nel Centro-Sud promosso dal Comune di Petralia Sottana con la direzione artistica di Alessandro Valenza e Carlo Butera che vedrà la presenza di decine musicisti provenienti da varie parti d’Italia e dall’estero e, nelle giornate del 24 e 25, la presenza del chitarrista francese Angelo Debarre, considerato uno dei più grandi interpreti del genere al mondo.

Saranno tre giorni di musica intensi e caratterizzati da jam session mattutine e pomeridiane lungo tutto il centro storico con eventi e concerti-reunion serali che vedranno l’incontro di tanti musicisti accomunati dalla passione per questo genere musicale che trova ampia diffusione soprattutto in Francia ed Europa centrale e, negli ultimi anni, anche in Italia. Anche le Alte Madonie, dopo il grande successo dello scorso anno, sembrano contagiate dal genere fin qui sconosciuto; forti le aspettative per la manifestazione che riscuote notevoli apprezzamenti da parte dei residenti e dei tanti amanti del genere che, anche quest’anno, affolleranno le piazze e le strutture ricettive del centro madonita.

Il termine Manouche era il nome assegnato in Francia ai Sinti, gruppo etnico parzialmente nomade da cui deriva appunto il nome di Jazz Manouche o Gipsy Jazz, ovvero quello stile musicale melodico cadenzato in cui trovano la massima espressione gli strumenti a corda (chitarre, bassi, violini...), tipico delle band tzigane. Questo genere musicale trae la sua origine dall'irripetibile esperienza artistica del chitarrista Django Reinhardt, che ne è considerato l'ideatore e il suo massimo esponente: egli ha reso possibile l'unione tra l'antica tradizione musicale zingara del ceppo dei Manouches e il jazz americano. Il frutto di questa unione è un genere che coniuga la sonorità e la creatività espressiva dello swing degli anni trenta con il filone musicale del valse musette francese ed il virtuosismo eclettico tzigano.

Lo stile è molto simile allo swing americano degli anni '20-'30 suonato più comunemente con un'orchestra. I due generi, pur sviluppandosi in periodi contemporanei e somigliandosi, hanno origini ben differenti: lo stile americano è infatti attestato nei luoghi che successivamente ne seguiranno le tracce e vi saranno legati per tradizione (ad esempio New York, New Orleans). Uno dei suoi maggiori esponenti, Duke Ellington collaborò proprio col fondatore ufficiale del Manouche, ovvero il tuttora insuperato Django Reinhardt. Questo chitarrista di origine belga apparteneva ad una famiglia nomade che, alla fine dei suoi numerosi viaggi, si stabilì con la propria carovana a Parigi. Da tale circostanza nacque la tesi del cosiddetto "genere zingaro", sostenuta anche da studiosi contemporanei. La critica, tuttavia, propende per la derivazione del Manouche dal jazz-swing con influenze folk, spagnole (il flamenco) e altre successive incontrate dai vari artisti lungo il loro percorso.

“Nonostante la crisi economica che attanaglia anche le nostre piccole comunità – dichiara Alessandro Valenza, Assessore agli eventi artistici e musicali del Comune di Petralia Sottana – siamo riusciti ad organizzare questo evento di respiro nazionale che vedrà Petralia diventare punto di incontro tra musicisti in un clima di amicizia e di festa. Abbiamo messo in moto la macchina organizzativa e saremo felici di accogliere le tante persone che hanno fatto coincidere una vacanza sulle Madonie con questo evento musicale”

Tanti gli artisti presenti tra cui, oltre al già citato Angelo Debarre, anche i francesi Thomas Kretschmann e Rangy Debarre, l’olandese Tolga During, Iacopo Martini, Antonio Li Cusati, Augusto Creni e i siciliani Carlo Butera e i 4Django. Previste nell’ambito della manifestazione tante altre iniziative quali visite guidate, degustazioni, seminari ed un’estemporanea di pittura che vedrà la partecipazione di tantissimi artisti provenienti da tutta la Sicilia. Sarà, anche quest’anno, una tre giorni di full immersion di musica e di scambi socio-culturali che permetterà a tutti di trascorrere dei giorni di festa e di forti emozioni».

 

 

 

 

 

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