(27 luglio 2013) – Il pomeriggio dell’11 luglio si è goduto dello spettacolo di un nuovo inizio: una casa editrice, appena nata, presenta il suo primo libro, che è anche opera prima di due nuovi autori. La casa editrice è la People and Humanities e il volume si intitola Rosalia De’ Sinibaldi. Eremita per amore e reca in calce le firme di Rosa Mingoia e Vincenzo Marrone.
Per presentare il libro è stato scelto un contesto di prestigio, l’aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, e una schiera di attenti relatori.
Si è partiti dalle autorità: i saluti inviati dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ricordavano la vicinanza del Festino della Santuzza e quelli che il Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Prof. Antonio Scaglione, ha voluto trasmettere tramite le parole pronunciate dal suo delegato Prof. Massimiliano Marinelli, suggerendo di leggere il volume perché “comprendere Rosalia, vuol dire un po’ comprendere Palermo, ma vuol dire anche come dovremmo tornare ad essere...”.
Mauro Buscemi, nella doppia veste di moderatore e editore di People and Humanities, ha poi dato la parola al prof. Giuseppe Verde, Direttore Dipartimento Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, già Preside della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo. Il quale ha iniziato il suo intervento parlando di “stupore”, riferendosi alla lettura piacevole che consente il testo, alla scoperta dei due nuovi autori, alla loro “fede genuina, testimonianza vissuta che non scade mai nel banale, ma rimane saldamente ancorata al cuore di Cristo”. Il prof. Verde ha dedicato la conclusione ad un affondo sul libro, che trattando della storia di Santa Rosalia non poteva non toccare temi come la peste, i miracoli e i corpi, ma è allo stesso modo capace di “scavare l’interiorità della persona”.
Quindi, la parola è passato ad un intenditore di Santa Rosalia, come l’incaricato per il Santuario di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino, don Gaetano Ceravolo, che ha raccontato la disaffezione e il clima di diffusa ignoranza circa la storia della Santuzza. In tal senso ha tenuto a sottolineare il lavoro di ricerca storica che sta dietro a questo volume. E poi ha raccontato di Rosalia, anche di come emerge da queste pagine: “una donna determinata, che supera i dubbi, che ha chiaro cosa le si presente dinanzi e sa ciò che vuole fare”; una donna “ritirata, perché eremita, ma attenta al bisogno degli altri”; “una persona che s’oppone fermamente al male”.
Ha preso quindi la parola il paleografo, dott. Girolamo Mazzola, chiamato in causa dagli stessi autori lungo la stesura del volume per una più attendibile ricostruzione storica. Il dott. Mazzola ha, infatti, raccontato la ricerca effettuata, che ha portato alla luce la “documentazione dettagliatissima” del primo festino e la scoperta delle ossa della Santa il 15 Luglio 1624. Nonché la notizia di una chiesa palermitana fondata nel 1180 dedicata a Santa Rosalia, utile fonte per comprovare il culto della santa a pochi anni dalla sua morte. Il paleografo non ha voluto esimersi però dal dare un giudizio sul libro, e ha chiuso il proprio intervento dicendo: “questo è un libro che fa riflettere sulla vita, sulla morte, sul senso del Divino”.
In ultimo le parole degli autori: Rosa Mingoia ha raccontato come la scelta di scrivere un volume su Santa Rosalia sia nata per approfondire la conoscenza con la Santa, alla luce della semplice constatazione secondo cui “per poter amare qualcuno bisogna prima conoscerlo”. In seguito ha letto parte del capitolo dedicato al sogno di Santa Rosalia sulla prospettiva della propria vita. Delle parole di Vincenzo Marrone ricordiamo la definizione del proprio volume: “un romanzo metastorico, scritto a quattro mani e con due cuori”.
LIBRI - "Rosalia De' Sinibaldi", un libro e lo spettacolo di un nuovo inizio. Le immagini documentano la presentazione del libro di Rosa Mingoia e Vincenzo Marrone che si e' svolta nell'Aula Magna di Giurisprudenza a Palermo l'11 luglio 2013.– Sicily Present (ph. gl)