In vista di Lampedusa all'alba - Pelagie, autunno 2003

 


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Il paesaggio naturale e umano della Sicilia, in molti casi bello da togliere il fiato e comunque capace di imprimersi nell’animo, viene raccontato in questa rubrica attraverso lo sguardo dell’appassionato e della sua fotocamera. Nuccio Lo Castro, che di Sicily Present è direttore responsabile, ci accompagnerà settimanalmente in questo viaggio per fotogrammi. Architetto e storico dell’arte, egli si occupa di restauro dei monumenti, museografia e promozione di eventi culturali; come fotografo (da quarant’anni e per passione) ha realizzato mostre personali in Italia e all’Estero e pubblicato volumi fotografici. Ha fondato e dirige la rivista di studi siciliani «Paleokastro». - Sicily Present

Ogni martedì online su «Sicily Present»


 

lampedusa

Dispersa nelle acque del canale che separa l’Europa dall’Africa, Lampedusa è con l’altra sua compagna “isola d’alto mare”, pelagica, piattaforma galleggiante nella distesa blu cobalto, come zattera che non raggiunge mai la meta, resti distante da ogni terra, e dunque permanga relegata in una vagheggiata solitudine.

Strapiombi di croste calcaree flagellati dalle onde, che pure difendono rassicuranti scari, e spiagge ove depone le proprie uova la timida caretta, corniciano pianori pietrosi che l’uomo ha parcellizzato con muretti a secco contendendo ad un suolo isterilito spazi per le attività contadine e per il pascolo.

Soprattutto agili barche di pescatori ne seguono incessantemente il periplo, se ne allontanano o vi ritornano, si discostano dall’isola e l’anelano, tornando ad essa solo per attendere che cessino le furiose tempeste d’inverno.

 


Copyright © - Testo e photo NUCCIO LO CASTRO


 

 

 

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