Un «orrido» di rocce ed acqua - Gole dell’Alcantara, ottobre 2012

 


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Il paesaggio naturale e umano della Sicilia, in molti casi bello da togliere il fiato e comunque capace di imprimersi nell’animo, viene raccontato in questa rubrica attraverso lo sguardo dell’appassionato e della sua fotocamera. Nuccio Lo Castro, che di Sicily Present è direttore responsabile, ci accompagnerà settimanalmente in questo viaggio per fotogrammi. Architetto e storico dell’arte, egli si occupa di restauro dei monumenti, museografia e promozione di eventi culturali; come fotografo (da quarant’anni e per passione) ha realizzato mostre personali in Italia e all’Estero e pubblicato volumi fotografici. Ha fondato e dirige la rivista di studi siciliani «Paleokastro». - Sicily Present

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(24 novembre 2012) - “Questo fiume Cantàra passa tra certi sassi tagliati dalla natura in un passo di tanta strettezza, che chiunque vi mira pone spavento”.

L’istintivo timore di Filoteo Omodei pervade ancora l’animo di chi giunge improvvisamente alle bocche, sulle balze, nelle pieghe e negli anfratti di questa buia gola scolpita nella roccia: impervio budello levigato da disciolte nevi nella preistorica colata di basalto, appare quasi come porta spalancata di inferi recessi: mai comunque resa tanto felice dallo scrosciare della piena, dal canto di colorati uccelli e dai fiori che ne punteggiano le ripe, dai plananti semi di soffioni che danzano tra minuscole gocce trasportate dal vento, il volo incerto di farfalle.

 


Copyright © 2012 - Testo e photo NUCCIO LO CASTRO


 

 

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