Giunge all’edizione numero 16 la mostra “Amor Librorum”, grande esposizione di libri antichi che si presentano al pubblico in tutto il loro fascino e la loro ricercata bellezza.
L’evento ha avuto luogo nei giorni di sabato 12 e domenica 13 dicembre 2015 in un sito d’eccezione, il Palazzo Alliata di Villafranca; la location scelta è stata la Sala dei Musici, dal caratteristico tetto dipinto con motivi che rievocano temi cavallereschi medievali.
La storica dimora palermitana per due giorni è diventata quindi capitale del libro e dell’amore per esso, attraverso questa mostra ideata ed organizzata da Damiano Calabrese, collezionista, intenditore e studioso del mondo editoriale e bibliografico.
Ecco cosa ci dice Calabrese in merito all’incontro: “Sostanzialmente questa mostra tende a riempire un vuoto di offerta di libri in presenza di una discreta domanda di essi da parte, oltre che dalla Sicilia, anche dal nord dell’Italia e dal mondo digitale di Internet e degli acquisti on line”.
“Possiamo mai innamorarci di qualcosa che non conosciamo ?” E’ questo l’interrogativo posto da Calabrese che è anche la motivazione essenziale che lo spinge a coordinare questo evento divenuto ormai immancabile appuntamento per tantissimi studiosi, storici, appassionati e collezionisti di libri.
E di libri presenti ve ne sono davvero tanti e tutti con una storia a sé e con una propria dignità letteraria; libri che divengono insostituibili fonti di sapere e conoscenza mediante la lettura delle loro pagine ma libri che divengono anche oggetto di studio essi stessi che, per il pregio bibliografico o tipografico tramandatosi negli anni o nei secoli, diventano opere d’arte da ammirare, studiare e collezionare.
Fra le opere di pregio alcune rarità quali “Esequie Reali per la morte dell’augusto re cattolico delle Spagne Filippo Quinto Borbone” del 1747, “Statuti del Magistrato delle sanità della Felice e Fedelissima Città di Palermo” del 1728, “La Reggia in trionfo per l’acclamazione e coronazione della Sacra Real famiglia” del 1735 e l’affascinante “L’Atto pubblico di fede solennemente celebrato nella Città di Palermo à 6 aprile 1724 dal tribunale del S. Uffizio di Sicilia dedicato alla Maestà C. C: di Carlo VI Imperadore e III re di Sicilia descritto dal D.D. Antonino Mongitore”: quest’ultima opera, di proprietà di Calabrese, narra i dettagli di un autodafé, il più classico dei supplizi inferti dal Tribunale dell’Inquisizione nel XVII e XVIII secolo mediante un testo corredato di 3 grandi incisioni raffiguranti tutti i dettagli dell’udienza, della processione e del rogo, con una dovizia di particolari e una raffinatezza estetica di eccelso valore grafico ed artistico.
Fra le altre opere presenti vi è la prima edizione del Gattopardo, di Ossi di Seppia, del classico Palermo felicissima di Nino Basile, qualche volume edito dalla Stamperia Lao e tantissimi antichi ed introvabili libri sulla Sicilia e sul regno borbonico: di rilievo, in particolare, la collezione completa del giornale “L’indipendenza e la lega”, titolo mutato successivamente in “Bullettino alla indipendenza e lega”, stampato nel 1848 da Francesco Ferrara, gioiello tipografico che testimonia il tormentato periodo delle rivolte antiborboniche protagoniste di quei giorni.
L’edizione di quest’anno ha come tema la bibliofilia e la bibliomania e l’organizzatore, a tal proposito, ha inserito tre grandi bacheche contenenti, appunto, libri che parlano di libri, fra i quali compare anche il mio testo La libertà di stampa in Sicilia dal 1812 al 1848 edito da People & Humanities: altri temi delle passate edizioni sono stati, ad esempio gli “ex libris”, i “Manuali Hoepli” o “Viaggiatrici straniere in Sicilia”, sempre con lo scopo di documentare mediante i testi stampati aspetti diversi della nostra storia e della nostra cultura.
L’appuntamento si rinnova quindi alla prossima edizione dove altri libri, stampe, incisioni e giornali verranno proposti, sia agli intenditori che ai giovani che si affacciano a questo affascinante mondo, sempre alla scoperta o meglio alla riscoperta di questi libri che, come ci dice Damiano Calabrese, “escono dalle polverose biblioteche pubbliche o dalle spolverate librerie private” per mostrarsi in un luogo prestigioso con garbo ed eleganza.
PRIMA PAGINA - "Amor librorum", in mostra a Palazzo Alliata di Villafranca libri antichi e stampe d'epoca
(ph. Carlo Guidotti)