(13 novembre 2014) – Una festa di musica e vita: si può definire cosi e senza superflui giri di parole il concerto che sabato scorso alla basilica di San Francesco a Palermo ha dato veste di prima esecuzione assoluta alle musiche composte da Concetta Carruba Toscano. L’orchestra “Arturo Toscanini”, diretta dal maestro Giovan Battista D’Asta, ne ha suonato brani tratti da “Serenate” e “Dedicate” della sua recente ispirazione. Quanto è stato proposto si riferisce, appunto, alle partiture scritte nel corso dell’ultimo anno.
Strumenti di archi e fiati di un’orchestra attenta e precisa fin nei singoli passaggi dei diversi movimenti, che il direttore ha coordinato e indirizzato con mano sicura, hanno riempito di melodie le navate della basilica francescana dalla lunga storia di fede e dalla celebrata bellezza di arte e architettura. Ogni nota che è risuonata custodisce un valore prezioso ed è parte di una comunione di vita, di un’amicizia aperta al bene del mondo secondo la dimensione gratuita del dono. Sì, perché l’evento è stato promosso e organizzato dal Centro Culturale “Il Sentiero” e dalla Fondazione Avsi per sostenere l’emergenza umanitaria dei profughi iracheni e siriani.
Questa solidale tensione umana verso il prossimo è all’origine del concerto. L’idea di consegnare all’ascolto pubblico le sue musiche nasce in Carruba Toscano come occasione per festeggiare in questa maniera il suo cinquantesimo compleanno. La data esatta è il 18 settembre e l’antefatto, tra l’altro, molte volte è stato dichiarato da lei stessa con freschezza d’animo e cuore lieto. Ed è questo uno tra gli aspetti per cui la serata è rimasta subito nel giudizio dei presenti come una vera e propria festa di musica e vita, cioè nei termini inequivocabili di un connubio efficace di arte e umanità che documenta esperienze in cerca di bene condotte senza soste lungo il tempo della vita.
Le note e l’armonia di queste sue melodie raccontano di volti e vicende, del desiderio che rende ragione alla verità dell’umano come speranza di felicità piena e comune in tutti. In questo senso è indicativo il fatto che alcuni brani scelti e proposti al concerto di sabato 8 novembre hanno nomi di persone e sono narrazioni di un omaggio, di un grazie comunicato in musica: “Valeria, della fame e sete di giustizia” e “Rebecca” ne sono i titoli. Gli applausi lunghi e calorosi, che hanno concluso il concerto di questa attesa “prima”, puntualizzano il gradimento alto e convinto del pubblico numeroso. E, allo stesso tempo, invitano Concetta Carruba Toscano a proseguire ed evolvere lungo la traccia artistica fin qui raggiunta e conservata con prudenza e riserbo. A ogni talento, dunque anche al suo, sono indispensabili esperienze sempre nuove e rinnovati inizi per rendere in opere d’ingegno condivise la bellezza della vita.
(ph. Giovanni Di Grigoli)