Gli “artisti” molto spesso elaborano quel grido di intolleranza, quello stato di ribellione latente, dov'è facilmente riconoscibile l'insoddisfazione dell'individuo e la complicità passiva di una collettività che si impegna quotidianamente a fare di più, per non dare nulla. A loro consegniamo tutte le nostre speranze, attraverso il silenzio della normalità. Nella totale indifferenza dello sguardo sulle cose che accadono.
Possano loro darci una visione, siano indicatori di un nuovo cammino, la “retta” via...
In realtà, vogliamo credere a tutti i costi di sentire addosso ancora il profumo dell'entusiasmo per poter vivere un reale cambiamento. Cancellare con un colpo di spugna, ogni probabile TRADIMENTO subito e/o fatto. Colmare le innumerevoli ingiustizie.
Rimanere nell'attesa di una buona ...novella. Tornare fanciulli, tradire per un fiore da portare alle nostre madri/generatrici di vita. E dimenticare che esiste il male assoluto e che invece le cose della “vita” si possono fare più o meno bene.
Una ridda di sensazioni nel visitare “FLEUR ROUGE DE TRAHISON”, la mostra curata da Giuseppe Greco a Sinagra. Alla mostra sono stati invitati anche gli artisti Antonella Papiro e Carmelo Caracozzo. Tutto l'impianto espositivo ha come percorso una linea evolvente, che si apre attorno all'installazione di Greco. Tre sedie ottocentesche, in attesa di un nuovo “testimone”, di spalle legate, rivolgono lo sguardo aperto a tre vissuti, tre stili differenti e che dialogano attorno all'installazione in un reciproco confronto tra scritto e figurato, tra concetto ed astratto. Sopra loro la trappola del tradimento subito/fatto. Come la rete di un aracnide intrappola tutti i “perché”, sospesi e fluttuanti aspettano il vettore di turno...
La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni fino al 17 agosto 2016, presso la sala consiliare di Sinagra (ME).