(13 marzo 2015) – 8 marzo 1908: 129 operaie rimangono uccise a seguito di un terribile incendio sviluppatosi all’interno di un’industria tessile di New York; in quei giorni era in atto una violenta forma di protesta contro le inaccettabili condizioni di lavoro a cui erano costrette e la proprietà dell’azienda, di contro, reagì chiudendo i cancelli lasciando quelle donne al loro tragico destino.
Questo fatto di cronaca, anche se parzialmente revisionato da alcuni storici, assurge comunque a simbolo della celebrazione dell’identità della donna, della sua autonomia e della parità dei diritti fra i due sessi.
I primi segni di questo processo evolutivo risalgono, in verità, alla metà del 1800 quando nascono le prime organizzazioni sindacali che cominciano a lottare, tra innumerevoli ostacoli politici e sociali, contro ogni forma di discriminazione facendosi portavoce, soprattutto, del tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e dell’apertura alle donne del diritto al voto. Dopo più di un secolo di rivolte, scioperi e manifestazioni, finalmente, nel 1977 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò l’8 marzo “Giornata Internazionale della donna”.
“Tanto gentile e tanto onesta pare” è il nome dell’evento tenutosi presso il Palazzo Alliata di Villafranca domenica 8 marzo 2015 per celebrare la festa della donna: un reading poetico in cui circa cinquanta autori hanno letto le proprie poesie dedicate alle donne e alle antiche ma attuali problematiche sociali ad esse legate.
Madrina della serata ed ospite d’onore è una delle figure più rappresentative del nostro panorama artistico: Serena Lao, cantautrice, scrittrice e protagonista assoluta del 390° Festino di Santa Rosalia grazie alla sua celebre performance in qualità di lettrice ed autrice stessa dei testi.
Dopo il saluto al pubblico di Italia Messina, presidente dell’Associazione Palazzo Alliata di Villafranca, a fianco di Serena Lao vi sono Francesca Picciurro e Sabina Spera che conducono la serata presentando i poeti.
Poesia dopo poesia, molteplici sono le visioni che emergono dai versi recitati durante l’incontro e uno dei temi emersi sin dall’inizio è quello della violenza subita dalle donne e che si palesa con la ferocia immediata o che si manifesta subdolamente mediante inganni, disagi e discriminazioni.
Le strofe, talune in lingua italiana altre in vernacolo, vedono la donna come “regina”, “fragile vetro che vuol splendere”, “dono divino”, “terra ricca e feconda se coltivata, fredda e arida se calpestata”, “luce nel nostro cammino”, protagonista e simbolo dell’arte stessa e sempre comunque capace di dare e amare con incessante passione e coraggio.
La serata prosegue così fra versi in rima e in prosa, tutti declinati al femminile in un luogo d’eccezione quale è il Salone dello stemma di Palazzo Alliata: proprio in un sopraporta della sala appare l’essenza stessa della serata, contenuta in meraviglioso dipinto raffigurante il mito di Cimone e Pero: è una delle più classiche immagini seicentesche della tenera ragazza che nutre al seno l’anziano padre, Cimone, fatto prigioniero e condannato a morire di fame e di sete, e che racchiude in sé quell’antica storia di pietà e di umanità che, narrata dallo storico romano Valerio Massimo e riscoperta nella cultura rinascimentale, costituisce il nucleo della cosiddetta Caritas Romana.
Durante l’intervallo presso la Sala dei musici è stata proposta un’elegante esibizione musicale della pianista Giuliana Arcidiacono e del soprano Emanuela Sala che hanno interpretato brani di Giacomo Puccini e di Gaetano Donizetti.
Terminato l’intervallo, prima di entrare nel vivo della presentazione dell’ultima sezione di poeti, la seconda parte della serata si arricchisce di un’irripetibile interpretazione di Serena Lao la quale spiega, con la passione e la forza che la contraddistinguono, l’attualità del problema della violenza e delle discriminazioni nei confronti delle donne e di come queste tematiche, nostro malgrado, non siano per nulla nuove o recenti.
Oggi i media ci documentano in tempo reale sugli strazianti fatti di cronaca legati al mondo femminile ma, a dimostrazione che questa delicata tematica sia sempre stata in evidenza, vi è la testimonianza di numerosi scrittori e poeti che con le loro parole hanno ben descritto anche in passato questo fenomeno. Ed è proprio in questa fase della serata che la grande artista palermitana delizia il pubblico con una vibrante recitazione di “Nica”, poesia in siciliano tratta dall’opera “Centona” di Nino Martoglio.
L’inconfondibile profondità della voce si lega indissolubilmente ad una gestualità viva e coinvolgente in un unicum scenico di ineguagliabile bellezza che penetra nell’animo dello spettatore lasciandolo attonito fino all’epilogo della narrazione.
Con la medesima forza la Lao, dopo aver letto un’altra sua poesia legata al tema della violenza, recita una sua ballata, sempre in vernacolo, intitolata “Ninna nanna di la sorti”, dolce poesia composta da sei quartine in rima baciata; essa è tratta da “Cantu la libbertà ca m’apparteni”, ultimo libro dell’artista palermitana presentato il 6 marzo scorso e che, diviso i 3 sezioni, “Canti e ballate”, Brani scelti” e “Liriche”, rappresenta un omaggio appassionato, vivo e forte alla nostra terra e alla nostra memoria storica, raccontato, descritto e cantato con slancio, vigore e romanticismo.
La presenza scenica di Serena Lao, la “Cantastorie della modernità”, fa quindi da incipit alla seconda parte del reading poetico nel quale v’è spazio per leggere anche Leopardi, García Lorca, per fare poesia su Palermo, in quanto femmina, e per ricordare le evoluzioni legislative legate al riconoscimento della rilevanza penale del “delitto d’onore” ed alla cancellazione del cosiddetto “matrimonio riparatore”, residui del Codice Rocco in vigore negli anni Venti e fortemente in contrasto con il nuovo Diritto di famiglia e le leggi sul divorzio.
Con la consegna dei diplomi di partecipazione termina così una bella serata trascorsa fra i sontuosi saloni di Palazzo Alliata di Villafranca: una serata di poesia e di musica, di riflessione e di conversazione, di denuncia e di speranza.
CONVERSAZIONI - Giornata internazionale della donna, una serata di poesia e riflessione a Palazzo Alliata di Villafranca
(ph. Carlo Guidotti)