Le domande della Settimana Alfonsiana

 

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(1° ottobre 2012) - Dove risiede il valore di un evento culturale? Cioè: cosa gli permette di incidere? Un evento culturale è tale, forse, se è un avvenimento (ad-venimento), se muove me che vi partecipo, sfida le mie posizioni e le mie domande, costringendomi ad un lavoro, ad un percorso, ad un cammino.

Se è così, senza dubbio la Settimana Alfonsiana è stata un vero e proprio evento culturale. Il 30 settembre si è tenuto il concerto conclusivo sulle note di Ariosti, Paganini, Respighi e Saint-Saens. Ma la Settimana ha avuto un andamento lungo e articolato: inaugurata dal concerto del 22 settembre, ha visto cinque intense giornate di incontri sul tema evangelico: “Lascia che i morti seppelliscano i propri morti” (Luca 9, 60). Folta la messe degli intervenuti: da Mauro Pesce a Pietro Grasso, passando per i “palermitani” Davide Enia, Edoardo Rebulla, Maria Concetta Sala, Michele Cometa. All’inaugurazione del ciclo di incontri, nella splendida cornice dello Steri, anche il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Roberto Lagalla.

L’evento, giunto ormai alla diciottesima edizione, si ispira, come ha sottolineato padre Nino Fasullo, anima delle Settimane e direttore di Segno, al fondatore dei Redentoristi, Alfonso Maria de’ Liguori, splendida ed eclettica figura di sacerdote, teologo e musicista del ‘700 italiano. Su suo esempio le Settimane si aprono e chiudono con concerti lirici e/o sinfonici; fatto doveroso, se il riferimento è a colui che, oltre a diverse altre melodie sacre, compose quella di Tu scendi dalle stelle, uno dei canti tradizionali natalizi più conosciuti e amati. Oltre che più potenti, pur nella sua estrema semplicità.

Quest’anno l’evento è stato arricchito, oltre che dalla tradizionale cornice musicale, dalla mostra “Per Segno”, esposizione delle opere di un gruppo di incisori dell’Associazione incisori siciliani, presieduta da Enzo Napoli. L’organizzatrice della mostra è Rosalia Marchiafava Arnone, anche lei artista dell’incisione, che ci racconta della storica amicizia con padre Fasullo, dal rapporto col quale è nata l’idea di questa realizzazione. La mostra è a scopo di beneficenza: il ricavato della vendita dei lavori è infatti destinato all’Associazione Lunadolce Emanuela Brancati, che si propone di aiutare i malati di cancro sin dalla diagnosi offrendo un sostegno giuridico, psicologico, sociale e materiale.

Ma torniamo alla nostra domanda: cosa ci provoca all’interno della Settimana Alfonsiana? Possiamo tentare di esplicitarlo attraversando il tema dell’evento e facendoci accompagnare per questo dalle parole introduttive delle stesso Nino Fasullo. “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti” è frase del Vangelo di Luca e Matteo. Diverso il contesto, ma entrambi riportano questa lapidaria affermazione, che proprio per la sua eccezionalità ci rende difficile dubitare della sua autenticità. Cosa significa lasciar seppellire ai morti i propri morti? Chi sono i morti? Queste domande hanno rappresentato il leit motiv degli incontri e hanno ricevuto risposte diverse, sia nei contenuti sia per le prospettive dalle quali sono state affrontate. Sono state occasione per parlare dell’eredità del Concilio, per confrontarsi con l’uomo (e futuro beato) padre Pino Puglisi (davanti al quale, potremmo dire, si è aperto e chiuso il ciclo di incontri), per attraversare letteratura e filosofia, per toccare l’arduo terreno della politica. Condivisibili o meno, tutti i tentativi di risposta ci hanno costretto a prendere una posizione, hanno aperto nuove domande, ci hanno consentito di approfondire le ragioni di un’opposizione, hanno messo sotto l’attenzione voci e persone da interrogare (da San Francesco a Simone Weil). Una nota è stata comune, e vogliamo esprimerla con le parole di padre Fasullo: “il Vangelo è appello al cuore intelligente a lasciare subito tutto ciò che non vive più”. Il lavoro per noi continua domandandoci: cosa ci consente di vivere la vita?

 

 


 

 

Le domande della Settimana Alfonsiana. Dal 22 al 30 settembre si è svolta a Palermo presso la sede dei Padri Redentoristi, promotori dell’evento, la diciottesima Settimana Alfonsiana. La Settimana, come è ormai tradizione, è stata l’occasione per un intenso dibattito a più voci che ha coinvolto atei e credenti, palermitani e non, grandi nomi del panorama culturale italiano, artisti dell’incisione e musicisti di spessore. Nella photogallery sono contenute alcune immagini degli incontri e della mostra “Per Segno”.– Sicily Present (photo vc)


 

 

 

 

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