(2 febbraio 2013) – Tommaso Chiappa è un pittore di Palermo che ormai da anni vive a Milano, dove ha completato la propria formazione presso l’Accademia di Belle Arti. Al suo attivo egli ha già diverse mostre personali e la partecipazione a molte e importanti esposizioni collettive. Di lui abbiamo parlato prendendo spunto da una mostra tenuta ad Agrigento nell’aprile del 2012 ( Tommaso Chiappa. “Carta bianca” ). La sua prossima esposizione avrà luogo a Roma, presso il Chiostro del Bramante (Arco della Pace n. 5), dal 16 febbraio al 17 marzo (ingresso alla mostra dalle ore 10,00 alle ore 20,00); la mostra è a cura di Mariapia Bruno ed il titolo è: “Roads. Un viaggio nell’urbana e naturale meraviglia”. Attraverso i suoi nuovi dipinti, tra cui spiccano quelli realizzati con la metodologia del “monocromo”, Chiappa sviluppa il tema del viaggio e lo tratta all'interno di un intreccio di prospettive artistiche e culturali. È interessante, in questo senso, l’accentuazione dei significati attribuiti alle opere in forza del colore scelto. Al pittore palermitano chiediamo, allora, di parlarci in prima persona del tema della mostra e delle ragioni per cui questo tema gli è così caro soprattutto dal punto di vista artistico.
Perché questo titolo? Con quali accenti descrittivi le tue tele narrano la dimensione del viaggio?
Il titolo “Roads” è abbastanza emblematico perché è proprio la stessa parola a portarci in una dimensione dinamica legata allo spostamento. Per quanto mi riguarda il viaggio in questa mostra è l’elemento centrale da cui partono tutte le mie opere, che racchiudono un ipotetico percorso.
Nell’evoluzione della tua cifra artistica è diventata centrale un’idea tratta da una nota frase di Henry Miller che dice: “la nostra meta non è mai un luogo, ma piuttosto un nuovo modo di vedere le cose”. Puoi approfondire perché e in che prospettiva pittorica richiami quest’affermazione?
Esatto, la frase di Miller a cui faccio riferimento segna un punto focale nella mia pittura, che rappresenta per lo più luoghi, ambienti e persone. In ogni tela, in ogni particolare, cerco sempre di focalizzare l’attenzione non solo su un’immagine reale ma soprattutto su alcuni elementi che grazie alla pittura monocromatica trovano risalto. È proprio qui infatti che grazie all’utilizzo di pochi colori, riesco a dare forza a figure che diventano spesso, in sfondi totalmente bianchi, gli unici protagonisti della scena.
Tu stesso vivi intensamente le dinamiche del viaggio: da Palermo ti sei spostato a Milano, hai esposto in molte città italiane e non solo, adesso arrivi a Roma. Questi tuoi spostamenti ti portano a vedere città diverse; come incidono nella tua interpretazione pittorica della realtà le tante nuove cose che vedi in contesti diversi? Hai delle chiavi di lettura precise o che privilegi in maniera particolare? Per esempio: gli alberi sono un soggetto che dipingi spesso in forme, anche, monocromatiche? Che cosa cerchi “dietro” o “attraverso” le dettagliate raffigurazioni dei paesaggi urbani e naturali e come la tecnica pittorica ti aiuta nel porre in risalto una visione del mondo che vuole essere una ricerca di senso dell’umano?
Beh sì, in un certo senso anche io sono in continuo spostamento non solo per lavoro, ma anche a “causa” delle mie origini siciliane. Ormai il viaggio è diventato qualcosa che mi appartiene profondamente, che fa parte del mio DNA, e non solo nel semplice spostarsi tra due città italiane come Milano e Palermo, ma soprattutto nel cercare mete che stimolino il mio percorso artistico. È logico che in ogni viaggio, in ogni città o periferia visitata sono interessato a scoprire qualcosa, a ricercare qualche elemento da dipingere. Ma sarebbe riduttivo dire che cerco solo delle immagini, infatti come dicevi, da un po’ di tempo a questa parte mi sto concentrando su paesaggi naturali e su giganteschi alberi che diventano il simbolo di un possibile ritorno alla spiritualità attraverso varie forme. Certo, come accennavo in precedenza dipingere utilizzando un solo colore è una scelta che mi permette di dare maggior risalto ad elementi che per me sono di fondamentale importanza. Anche in questa mostra c’è comunque un continuo conflitto fra luoghi urbani, abitati e caotici, e luoghi naturali, dove la presenza umana è molto ridotta, direi quasi assente. Questo doppio punto di vista permette proprio di intraprendere un percorso pieno di differenze e di contraddizioni, per stimolare nell’osservatore una riflessione.
CONVERSAZIONI – Tommaso Chiappa: l’arte come viaggio. Le immagini raffigurano tre dipinti di Tommaso Chiappa esposti nella mostra personale “Roads. Un viaggio nell’urbana e naturale meraviglia” (Roma, Chiostro del Bramante, 16 febbraio - 17 marzo 2013).– Sicily Present
Copyright © Photo – Courtesy of TOMMASO CHIAPPA
Articolo correlato:
"Colore uno. Nature e antinature", a Modica in mostra opere di Tommaso Chiappa