(29 luglio 2013) – Abbiamo contattato il vescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, in questi giorni impegnato ad accompagnare alcuni giovani della sua diocesi a Rio de Janeiro, per la XVIII GMG, e gli abbiamo domandato se è vero che Papa Francesco viene dall'estremo confine della terra o se viviamo tutti una grande, unica Chiesa universale.
Sia negli “operatori di pace” che nei poveri, quale Sicilia incontra in Brasile?
Si incontra la Sicilia della fraternità, della ospitalità, delle solidarietà delle tante persone che si impegnano per servire gli ultimi come i volontari di fra Biagio Conte. Si incontra anche la Sicilia della religiosità popolare con i suoi valori e le sue ambiguità. A Rio ho incontrato anche alcuni missionari: mons. Rorario Vella che opera un Madagascar, il nisseno mons. Salvatore Paruzzo che è vescovo in Brasile, l’ennese suor Lucia Cantalupo che vive in una favela del Nord est a servizio dei bambini e dei poveri.
L’attenzione del Papa che viene rivolta al Brasile terra di missione e a quanti sono venuti da tutto il pianeta per celebrare insieme a lui la GMG, che cosa comunica ai giovani credenti?
Comunica ai giovani la bellezza e la gioia di essere cristiani e membri della chiesa cattolica, il coraggio e l’ardore della testimonianza che deve riguardare tutti gli aspetti e gli ambienti della vita, l’impegno a servire Cristo nei poveri e negli ultimi.
Spenti i riflettori della GMG, come pensa che cambieranno i cuori delle persone che hanno vissuto quest’esperienza con Papa Francesco?
Sarà una esperienza indimenticabile che certamente influirà nella loro vita futura. Alcuni approfondiranno la loro vocazione ad una speciale consacrazione nel sacerdozio e nella vita religiosa come avverrà soprattutto per il giovani del Cammino neocatecumenale. Altri dopo le parole di papa Francesco si impegneranno per comunicare ai loro coetanei in Sicilia la loro esperienza e si impegneranno per la nuova evangelizzazione. A livello regionale a ottobre sarà prevista una GMG regionale nella quale i partecipanti siciliani daranno la loro testimonianza, ma in tutte le diocesi ci saranno momenti simili.