A Lampedusa, venerdì 3 giugno 2016 con inizio alle ore 16.30 si svolgeranno gli eventi di apertura del Museo Archeologico delle Pelagie MARP e di inaugurazione del primo nucleo espositivo del Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo. All’inaugurazione è prevista la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini.
La mostra che si inaugura costituisce un primo nucleo espositivo di assoluto rilievo artistico e sociale. Vi sono raccolte ed esposte al pubblico opere che puntano l’attenzione su temi e questioni della interculturalità tra i popoli mediterranei provenienti dai prestigiosi musei di Marsiglia, dal Pardo di Tunisi, dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, dal Museo Correr di Venezia, dalla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis e dal Museo Salinas di Palermo.
Tra le opere esposte vi è il dipinto di Caravaggio “Amorino dormiente”, giunto in prestito da Firenze. Attraverso questa tela, realizzata nel 1608 Malta, siamo tutti condotti a fare memoria delle tragedie innumerevoli di questo tempo storico di guerre e migrazioni. Una è richiamata ed evocata da essa in maniera particolare e diretta, cioè la morte del piccolo Aylan Kurdi, il bambino siriano di tre anni che lascia vita e speranza di salvezza sulla spiaggia turca di Bodrum insieme al fratello Galip. La tragedia di questa famiglia è stata portata alla conoscenza del mondo dalla fotografia scattata da una reporter; a Lampedusa oggi è riproposta all’attenzione perché non sia dimentica e resti come monito per sempre.
Il valore degli eventi che si tengono insieme per il tramite di queste inaugurazioni allora non può certo sfuggire. Non è in dubbio, infatti, che museo e mostra di Lampedusa vanno ben oltre l’esclusiva dimensione culturale e pubblica di cui è sempre occasione l’arte. In questo caso il museo ne è sì luogo di fruizione, ma diventa pure spazio dove la bellezza e le suggestioni che l’arte veicola prendono forza di vita e parlano al cuore di ognuno. Ed è significativo, peraltro, che ne faranno parte anche oggetti dei migranti recuperati in mare nel corso delle operazioni di salvataggio.
Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo e Museo Archeologico delle Pelagie nascono e prendono forma grazie a una condivisione piena d’intenti e significati che non ha quindi ostacoli frapposti da barriere d’alcun tipo. A persone e istituzioni che ne sono coinvolte direttamente occorre essere grati per l’intuizione e l’impegno. Cultura e politica hanno trovato a Lampedusa un’isola dove la scelta del bene è esperienza vissuta quotidianamente.
La costruzione di un ponte di pace tra i popoli è un’impresa possibile e passa anche attraverso la bellezza di dipinti e sculture. Se è davvero tale, la bellezza di un’opera non teme l’urlo in cerca di aiuto degli uomini e non nasconde il desiderio comune a tutti d’essere felici. E ciò è ancora una volta la dimostrazione nei fatti che l’arte non conosce confini. Il suo orizzonte ha l’ampiezza del cuore. Qui nascono ogni giorno fiducia e dialogo tra persone e popoli.