«Sicily Present» è una testata online che nasce per divulgare notizie e approfondimenti riguardanti l'attualità, la cultura e la società siciliana. Non si vuole descrivere il suo vasto patrimonio culturale, paesaggistico e storico in modo meramente estetico e/o esclusivamente narrativo. Questo giornale intende raccontare l'esperienza quotidiana delle persone e le opere da loro realizzate per rinnovare le forme del bene comune e della bellezza nella vita di questa terra. Ecco perché «Sicily Present» si forma intorno all'idea che ne è motto e sottotitolo: «People and Experiences for the Common Good». I contenuti di questa ricerca sono raccontati nelle news e nelle rubriche; l'editoriale ne offre un profilo d'insieme e propone tracce per riflettere su circostanze ed eventi posti nello spazio dinamico dell'attualità e della società. – Sicily Present
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(29 maggio 2012) - Esiste una dimensione della Sicilia che va oltre lo spazio della geografia e porta a vederne altri lati e profondità, a farne una vera e propria regione dello spirito e del pensiero contraddistinta da mutevoli qualità e tipologie esistenziali. Lo hanno detto in molti e con analisi originali che sono state sviluppate in ambiti culturali diversi. Qui non mette conto approfondirne con propositi esaustivi i nomi, le prerogative, le prospettive d’ordine letterario e pittorico. È questo il grande e complesso tema della “sicilianità”, che è stato declinato con diverse terminologie ("sicilitudine" e "isolitudine" sono alcune di esse), dove svettano figure di assoluta eccellenza culturale. In prima istanza esso ci conduce al pensiero di Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo e ci segnala la straordinaria polifonia del riguardo intellettuale avuto nei confronti di gente, paesaggio e storia di questa terra. Nel genio culturale contemporaneo si trovano numerosi intellettuali che hanno illustrato la storia e l’immagine della Sicilia di fronte al mondo, senza tralasciare nulla in cifre letterarie inclusive di amarezze e bellezze.
Questo riguardo degli intellettuali siciliani nei confronti della propria terra ha radici che si alimentano alla fonte di secoli di storia e ci ha lasciato un patrimonio da leggere e ri-leggere, interpretare e re-interpretare. Le narrazioni della Sicilia di Giovanni Verga, Federico De Roberto, Luigi Pirandello conservano implicazioni e suggestioni che ancora oggi tornano utili per comprendere temi e problemi di quest’isola. E alla storia di quest’isola si applicano, di solito in assenza di opportune sfumature, i criteri di un modo d’essere immutabile e univoco compendiato nel romanzo Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Altri scrittori, naturalmente, vanno aggiunti a questo elenco esemplificativo per tratteggiarne uno provvisto di tendenziale completezza. La storia e il paesaggio della Sicilia sono diventati arte e bene comune attraverso sensibilità individuali che hanno acceso colori e segnato accenti capaci di identificarne per sempre i contenuti, il territorio, le relazioni sociali: Renato Guttuso, Gianbecchina, Pietro Consagra sono alcuni dei nomi da inserire in una lista lunghissima e senza il punto conclusivo.
Ecco perché uno dei nostri primi articoli è stato dedicato alla descrizione della mostra Da Sciuti a Dorazio ( Arte e politica nel Novecento siciliano ). In essa, infatti, si poteva cogliere uno spaccato importante dell’arte nel Novecento siciliano. Ma non passano giorni che un evento espositivo ragguardevole si aggiunga a un altro consegnandoci opere su cui fondare un’emozione e sviluppare un ragionamento. E ciò accade in contesti espositivi resi sempre più adeguati e moderni, estetici e funzionali. Una visita a musei e gallerie delle nove province potrà darne conferma. Si tratta di un punto che è per molti versi decisivo. La cultura e l'arte, in Sicilia come ovunque nel mondo, iniziano e proseguono il proprio percorso tra le vie profonde del “cuore”. E qui, dove la “crisi” non può dire l’ultima parola sul senso della storia di ciascuno e di tutti, sono presenti echi della bellezza e ragioni della speranza.