Le domande di Gaber

 


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«Sicily Present» è una testata online che nasce per divulgare notizie e approfondimenti riguardanti l'attualità, la cultura e la società siciliana. Non si vuole descrivere il suo vasto patrimonio culturale, paesaggistico e storico in modo meramente estetico e/o esclusivamente narrativo. Questo giornale intende raccontare l'esperienza quotidiana delle persone e le opere da loro realizzate per rinnovare le forme del bene comune e della bellezza nella vita di questa terra. Ecco perché «Sicily Present» si forma intorno all'idea che ne è motto e sottotitolo: «People and Experiences for the Common Good». I contenuti di questa ricerca sono raccontati nelle news e nelle rubriche; l'editoriale ne offre un profilo d'insieme e propone tracce per riflettere su circostanze ed eventi posti nello spazio dinamico dell'attualità e della società.  – Sicily Present

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mb(30 luglio 2012) - Le domande di Giorgio Gaber a cui si fa riferimento sono contenute in Destra-Sinistra, una canzone inserita nell’album E pensare che c’era il pensiero. Tutti i suoi testi sono il risultato creativo di una straordinaria genialità letteraria e musicale. La sua capacità di trasportare in maniera teatralizzata parole e significati nella dimensione del paradosso è ampiamente nota. Il “Signor G” ha reso trasparente la società italiana del secondo dopoguerra, mostrandone in musica vizi e virtù senza alcun cedimento a giudizi tratteggiati secondo la misura dei “luoghi comuni” e portando al pubblico il piacere di un confronto aperto con le sue opere. Ecco le domande di Gaber e, poi, il loro rilievo nell’attualità siciliana.

Nel brano Destra-Sinistra Gaber si pone la seguente questione: «Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra…». Va detto che nel testo il punto interrogativo non compare, ma ciò non intacca il fatto che sempre di domanda si tratta; anzi, la domanda si ripete più volte con diverse sfumature e riceve risposte tanto graffianti e ironiche, quanto profonde e stimolanti. Le domande di Gaber, che mettono a tema il complesso rapporto tra ideologia e politica, ci raggiungono nell’estate del 2012 e ci offrono nuove suggestioni e ipotesi di lettura. Al clima già caldo del periodo si aggiungono ogni giorno clamori e vicende della politica siciliana che tendono a surriscaldare anche quest’aspetto della vita pubblica. Nei prossimi mesi la politica e quanto le afferisce saranno al centro di informazioni e conversazioni; opinioni e valutazioni entreranno nel dibattito e lo accenderanno di passioni e questioni. Tutto si svolgerà in un pluralismo di firme e fonti, in una democrazia che dal rispetto della libertà di stampa e del diritto di informazione può soltanto ricavare motivi di crescita ulteriore. E questa è una positiva conseguenza dell’evoluzione digitale; non è vano ricordare che non molti decenni addietro libertà e tecnologia non erano uguali a quelle di cui adesso disponiamo.

Le domande di Gaber sulla consistenza ideologica della politica ritornano attuali, perché attraverso l’ironia pungente e i tanti paradossi ci indicano che la strada principale da percorrere è quella della serietà rispetto alle urgenze concrete della vita personale e pubblica. Non a caso, del resto, la canzone Destra-Sinistra si conclude con la parola «Basta!». La stessa canzone all’inizio contiene una premessa sul valore che hanno le parole per spiegare il mondo e una sottolineatura sul fatto che il mondo «gira», cioè cambia e rinnovandosi le rende insignificanti e lontane dalle cose. Le parole della politica rischiano di diventare prigioniere di ideologie pur nobili e, quando non sono piegate a uso polemico strumentale, si inseriscono in un formulario di terminologie anacronistiche perché distanti dalle questioni reali dell’oggi.

Nei prossimi mesi vi racconteremo le opere, i protagonisti e i momenti di arte, spettacolo e cultura diffusa in questa terra; non smetteremo di descrivere le molteplici azioni fatte nel segno del bene comune e le bellezze del paesaggio. Qui si trovano la vita dei siciliani e il principio del loro risorgimento.

 

 

 

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