«Sicily Present» è una testata online che nasce per divulgare notizie e approfondimenti riguardanti l'attualità, la cultura e la società siciliana. Non si vuole descrivere il suo vasto patrimonio culturale, paesaggistico e storico in modo meramente estetico e/o esclusivamente narrativo. Questo giornale intende raccontare l'esperienza quotidiana delle persone e le opere da loro realizzate per rinnovare le forme del bene comune e della bellezza nella vita di questa terra. Ecco perché «Sicily Present» si forma intorno all'idea che ne è motto e sottotitolo: «People and Experiences for the Common Good». I contenuti di questa ricerca sono raccontati nelle news e nelle rubriche; l'editoriale ne offre un profilo d'insieme e propone tracce per riflettere su circostanze ed eventi posti nello spazio dinamico dell'attualità e della società. – Sicily Present
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(16 ottobre 2012) – La notizia arriva da Agrigento e offre diversi spunti interessanti sul valore civico della memoria. Se ne parla da alcuni mesi, ma nella scorsa settimana la questione ha varcato la città dei Templi e raggiunto le cronache siciliane. Ecco, in sintesi, i fatti. Ad Agrigento tre istituti scolastici confluiscono in una nuova struttura “comprensiva” e ciò pone il problema della scelta di un nome che la identifichi e rappresenti in modo unitario. Naturalmente, le modalità attraverso le quali si perverrà alla scelta del nome seguiranno procedure definite da norme precise e metteranno in primo piano il ruolo del consiglio d’istituto, cioè di un organo assembleare e rappresentativo di diverse istanze e voci. Non sarà una decisione facile per ragioni che attengono alla sfera dell’ideale e al piano delle emozioni che si distendono nel tempo portando ricordi inossidabili. Queste scuole hanno una storia lunga costruita dalle generazioni di agrigentini che in esse hanno studiato e lavorato e sono intitolate a figure di assoluto rilievo storico e culturale: Luigi Pirandello, Giuseppe Lauricella, Giuseppe Garibaldi.
Il confronto, dunque, è tra due siciliani illustri – un celebre scrittore premiato con il Nobel nel 1934 e un fisico-matematico meno noto ma apprezzato in Europa per le ricerche innovative condotte tra Otto e Novecento – e un protagonista del processo di unificazione italiana. Le argomentazioni a sostegno di un nome rispetto all’altro poggiano su contenuti validi: a Pirandello è dedicata soltanto la scuola che adesso è stata integrata con le altre; Lauricella, nonostante i risultati scientifici raggiunti, non ha che questo riconoscimento pubblico senza il quale rischia l’oblio o forse d’essere scambiato con un omonimo canonico e filosofo agrigentino vissuto nella prima metà Ottocento; Garibaldi conserva il merito di richiamare ed esaltare i valori risorgimentali e patriottici. Come si vede, pertanto, ogni valutazione ha ottimi motivi per essere sostenuta.
Va detto, al di là della scelta che sarà adottata, che questo dibattito sul nome del nuovo istituto comprensivo di Agrigento Centro ha già sortito effetti per molti versi significativi. Vicenda, nomi e giudizi ci ricordano che la memoria possiede un fondamentale valore civico e che quanti hanno illustrato con vita e opere esemplari la loro terra meritano onore pubblico. E non è tutto. Questa diffusa attenzione al nome della scuola promuove i benefici del legame tra le generazioni e diffonde un fattore positivo di identità imperniato sull’esempio offerto da uomini che hanno messo in gioco talenti e virtù per il progresso di tutti. Altri approfondimenti richiedono le opere e la scienza di Pirandello e Lauricella. Ma, intanto, questi due siciliani illustri ancora una volta diventano occasione di bene comune e patrimonio di cultura che una città offre all’Italia e al mondo.