La Sicilia tra partiti e polemiche, passato e presente

 


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«Sicily Present» è una testata online che nasce per divulgare notizie e approfondimenti riguardanti l'attualità, la cultura e la società siciliana. Non si vuole descrivere il suo vasto patrimonio culturale, paesaggistico e storico in modo meramente estetico e/o esclusivamente narrativo. Questo giornale intende raccontare l'esperienza quotidiana delle persone e le opere da loro realizzate per rinnovare le forme del bene comune e della bellezza nella vita di questa terra. Ecco perché «Sicily Present» si forma intorno all'idea che ne è motto e sottotitolo: «People and Experiences for the Common Good». I contenuti di questa ricerca sono raccontati nelle news e nelle rubriche; l'editoriale ne offre un profilo d'insieme e propone tracce per riflettere su circostanze ed eventi posti nello spazio dinamico dell'attualità e della società.  – Sicily Present

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mb(8 ottobre 2012) – Quest’editoriale prende contenuti e spunti dal pensiero di Cataldo Naro e, in particolare, dalla seguente affermazione: «La politica? È importante ma non è tutto». Il vescovo-storico di San Cataldo fa di questa frase la traccia di un discorso approfondito che svolge in un articolo apparso sul periodico La Voce di Campofranco nel 1993. Le argomentazioni, bilanciate tra storia e politica del secondo dopoguerra, sono sviluppate per spiegare il cambiamento che interessa i partiti nel corso dei primi tumultuosi anni Novanta. È il periodo in cui lo scenario internazionale si trasforma radicalmente, l’Europa assume una maggiore consistenza istituzionale, si frantuma l’unità partitica dei cattolici e le ideologie perdono presa sulla realtà. Il suo ragionamento è rivolto al mondo cattolico ed è pensato per raggiungere il presente in forza di un approccio storico. Ecco perché, nella sintesi cristallina di un articolo breve e compiuto, egli richiama temi di non indifferente spessore: la laicità, il senso ultimo della storia, le scelte del cristiano impegnato in politica. Attraverso il “microcosmo” nisseno, che alla storia politica siciliana ha consegnato un fondatore dell’autonomia qual è stato il sancataldese Giuseppe Alessi, Naro vede in controluce la Sicilia e l’Italia.

A San Cataldo, questa sera, si terrà un incontro di studio in memoria di mons. Cataldo Naro nel sesto anniversario della sua scomparsa. L’evento è organizzato dal Centro di Studi sulla Cooperazione “A. Cammarata” e il titolo è: “(Manifesto per la soppressione dei partiti politici). Ragionando a partire da un libro di Simone Weil”. Su questo tema si confronteranno Paolo Liguori, Gianni Notari s.j., Savino Pezzotta ( locandina ). Una traccia di riflessione di Massimo Naro ne costituisce una stimolante piattaforma di lavoro ( Antipolitica o superamento della partitocrazia? ).

Le questioni situate nel campo d’indagine di quest’incontro hanno un rilievo che supera la cronaca e raggiunge la storia. Esse, pertanto, richiedono e meritano precisi approfondimenti. Ma, in questa sede, alcune sintetiche considerazioni sono possibili. Ancora una volta, in Sicilia, un particolare diviene occasione per incontrare l’universale. I temi che si dibattono a San Cataldo hanno a che fare con la vita di tutti gli italiani e si inseriscono nella stringente attualità politica regionale. Quali sono l’incidenza, la forma e il ruolo dei partiti in un tempo di crisi e quando la partecipazione della gente volge ormai verso una sempre più estesa consapevolezza polemica e conoscenza critica? Questa è soltanto una tra le domande di un nodo aggrovigliato che tiene i fili di un discorso riguardante passato e presente della democrazia. Non manca il materiale per pensare, dire e scrivere mettendo al vertice d’ogni impegno una vera e propria «cospirazione per il bene comune», come ha puntualizzato Massimo Naro. Le parole dette oggi a San Cataldo valgono per la Sicilia e oltre.

 

 

 

 

 

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