Le carte, la storia e il tesoro siciliano

 


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«Sicily Present» è una testata online che nasce per divulgare notizie e approfondimenti riguardanti l'attualità, la cultura e la società siciliana. Non si vuole descrivere il suo vasto patrimonio culturale, paesaggistico e storico in modo meramente estetico e/o esclusivamente narrativo. Questo giornale intende raccontare l'esperienza quotidiana delle persone e le opere da loro realizzate per rinnovare le forme del bene comune e della bellezza nella vita di questa terra. Ecco perché «Sicily Present» si forma intorno all'idea che ne è motto e sottotitolo: «People and Experiences for the Common Good». I contenuti di questa ricerca sono raccontati nelle news e nelle rubriche; l'editoriale ne offre un profilo d'insieme e propone tracce per riflettere su circostanze ed eventi posti nello spazio dinamico dell'attualità e della società.  – Sicily Present

Ogni lunedì online su sicilypresent.it il nuovo editoriale della settimana


 


 

mb(29 settembre 2012) - “È lunedì…”, cioè la didascalia che identifica l’editoriale di “SicilyPresent.it”, non sottolinea appena il richiamo a un giorno della settimana ma, in particolare, vuole essere una metafora della vita che continuamente riprende il proprio corso tra nuove cose e opere. Questo fine settimana è caratterizzato da eventi culturali di rilievo che si svolgono in 50 paesi del mondo. Le Giornate Europee del Patrimonio (GEP 2012) nascono da un’idea nata in Europa nell’ambito del Consiglio d’Europa, promossa in seguito dalla Commissione Europea e diventata una convenzione culturale aperta ad altre nazioni. Si tratta, proprio per questa ragione, di un programma che dà un profilo ideale ed etico chiaro della vera identità europea. Durante i secoli della storia, tutti tumultuosi e dinamici, l’Europa ha acquisito la dimensione di luogo di incontro, di spazio aperto al dialogo e al riconoscimento della persona e delle culture plurali come parametri di bene comune e di libertà. Questa, e non un’altra, è l’Europa che nasce dalla storia e che da essa deriva il proprio valore autentico. La Sicilia e l’Italia ne sono parti qualificate da beni ed eccellenze culturali che illustrano grandezze e vertici dell’umanità. “L’Italia tesoro d’Europa”, lo slogan delle GEP, è espressione che non tradisce le attese né snatura i significati di queste giornate. Lo ha puntualizzato il ministro per i Beni e le Attività Culturali Lorenzo Ornaghi: la promozione della cultura e dei beni culturali «è il modo migliore per salvaguardare l’inestimabile valore dello scrigno d’arte che custodisce l’immagine della nostra storia e del nostro futuro». Analoghe considerazioni ha fatto il soprintendente archivistico per la Sicilia Aldo Sparti, presentando le GEP in questa regione.

Il 29 e 30 settembre sono giorni nei quali la cronaca degli eventi racconta la storia dei popoli. Le carte degli archivi sono una fonte privilegiata della loro memoria e, quindi, del loro percorso lungo la linea del tempo. Ecco perché abbiamo dedicato una rassegna significativa delle Giornate del Patrimonio in Sicilia; in questi giorni si aprono al pubblico luoghi di cultura e archivi nei quali la memoria è conservata e tramandata da una generazione all’altra. Testimonianze interessanti si ritrovano all’Archivio Comunale di Palermo, dove è esposto il “Tabulario” con pergamene di pregio restaurate; all’Archivio di Stato di Messina, dove sono proposte carte e documenti riguardanti la ricostruzione dopo il terremoto del 1908; all’Archivio di Stato di Agrigento, dove sono documentati mestieri e arti locali dei secoli passati. Alcune tra queste iniziative rimarranno aperte al pubblico anche nelle prossime settimane; ne riparleremo.

Le Giornate Europee del Patrimonio avvicinano istituzioni e società, divulgano l’importanza di un approccio personale alla memoria facendone il perno di una condivisione da non demandare ad altri e ricordano a tutti che le prassi elettorali valgono nella misura in cui ogni persona è consapevole del bene comune. Il vero tesoro dei siciliani si trova nella bellezza del paesaggio e nell’opulenza di un passato ricco di fatti, opere, ricordi. Il presente ne ripropone il valore.

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