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Al mese di settembre sono state dedicate moltissime canzoni. E quasi tutte hanno emozioni e tonalità struggenti. Settembre ricorre nei titoli, tanto in Italia quanto altrove, conferendo a testi e musiche caratteri e significati interessanti e mai banali. A tutti sono familiari Settembre di Alberto Fortis e Antonello Venditti, Impressioni di settembre della Premiata Forneria Marconi e 29 settembre di Lucio Battisti ed Equipe 84; a distanza di non pochi anni anche Peppino Gagliardi, Luca Carboni e Ivano Fossati hanno fatto riferimento a questo mese. In ognuna di queste canzoni affiorano i temi tipici d’un periodo nel quale si svolge un passaggio tra momenti di vita diversi.
L’estate consegna all’autunno esperienze e ricordi che reclamano nuovi impegni: ricomincia la scuola, riprende il lavoro. Le stesse prospettive, tutto sommato, affiorano nei brani in lingua inglese che hanno accompagnato e segnato gli anni Ottanta dello scorso secolo; si pensi alle note accese di September degli Earth Wind & Fire o alle accentuazioni romantiche di September Morn di Neil Diamond.
Ebbene, parole e musiche suscitate da questo mese sollecitano impressioni e considerazioni da cui trarre un pensiero da portare avanti in quest’inizio caldo d’autunno siciliano. I brani settembrini ci ricordano che le storie della vita ricominciano al mattino, quando recano al nuovo giorno urgenze e speranze che chiedono giudizio ed energia. Ciò assume un rilievo particolare in questi tempi cupi e rende imprescindibile e vera la ripartenza quotidiana da un desiderio di felicità e da un’istanza di vita che non abbia fine e metta a tacere l’effimero e la banalità senza orizzonte. Lo dice anche Ivano Fossati: «tenera è la notte, ma la vita è anche meglio». Le canzoni ispirate a questo mese parlano della vita che ricomincia con la semplicità cordiale delle esperienze vere e reali. Ed è bene ricordarsene soprattutto adesso, cioè in un periodo nel quale le parole e gli slogan della politica invadono i giorni siciliani.
Billie Joe Armstrong, fondatore e frontman dei Green Day, scrive Wake me up when september ends pensando al momento più difficile della propria vita. «Svegliami quando settembre finisce» è il grido del cuore di un figlio che vuol bene al padre, dell’indicibile insopportabilità del buio. Eppure, in lui l’amarezza cerca nuove vie verso la luce del mattino appena percepita nel tempo oscuro della prova. Le canzoni dedicate al mese di settembre conservano metafore e significati che illuminano più del sole mediterraneo di questi giorni. Settembre non è solo una canzone né un periodo di campagna elettorale, è prima di tutto il tempo della vita che è chiamata ad altra prova e ricomincia nuove opere. Le storie della vita restano per sempre, valgono per se stesse e s’impongono sulla vanità del niente per riempire di senso le cronache del quotidiano.