Braccianti e contadini in Sicilia contro il fascismo. Esistenze e resistenze di una storia smarrita


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Michelangelo Ingrassia, Braccianti e contadini in Sicilia contro il fascismo. Esistenze e resistenze di una storia smarrita, Nota introduttiva di Giorgio Galli, Prefazione di Antonino Pensabene, Edizioni People & Humanities, Palermo 2016

ISBN 978-88-98596-50-8 

Informazioni:

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Presentazione del libro a Palermo, presso lo spazio Oltre le ninfee dell’Orto Botanico, giovedì 9 giugno 2016 alle ore 19, nell’ambito del Festival del libro “Una Marina di Libri”

 

Dalla quarta di copertina: Seguendo il lungo tracciato delle lotte agrarie e contadine in Sicilia sembrerebbe che il cammino dei lavoratori della terra siciliani si sia in qualche modo interrotto alla fine del primo dopoguerra per essere poi ripreso alla fine del secondo dopoguerra. Invece pure sotto il regime fascista la Sicilia dei braccianti e dei contadini continuò il proprio cammino, coltivando una semenza di proteste e di cospirazioni più o meno intense e più o meno spontanee, di agitazioni e manifestazioni isolate e collettive di dissenso, represso dal regime con le diffide, le ammonizioni, il confino, il carcere; in una parola: con la persecuzione. La generazione che aveva già combattuto nei Fasci Siciliani dei Lavoratori, assieme all’altra che si era formata nella narrazione di quella battaglia, si ritroveranno unite a sfidare nell’Isola il fascismo legando così le lotte contro Crispi e Mussolini nella parabola democratica della continuità storica e della coerenza politica. Le esistenze e le resistenze qui raccontate mostrano un dato storico sorprendentemente in controtendenza con la lunga tradizione delle lotte agrarie in Sicilia. Tra gli interessi di classe e l’antifascismo, infatti, fu quest’ultimo a prevalere nei braccianti e contadini che si sacrificarono nella battaglia: prima di tutto furono antifascisti, il problema dell’appartenenza alla categoria passò in secondo piano insieme agli interessi economici cui aspiravano. Potrà sembrare politicamente poco incisiva la lotta dei braccianti e dei contadini siciliani contro il fascismo ma questa storia fino a ieri smarrita, mostra certamente una potenza etica, un’audacia morale e una forza di volontà non indifferenti. Non è poco se si riflette sulle divisioni e sulle carenze etiche, morali, eroiche in cui si dibattono le forze del lavoro nel nostro tempo.

 

Michelangelo Ingrassia è docente a contratto di Storia dell’Età Contemporanea nel Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Palermo. Ha pubblicato L’idea di fascismo in Arnaldo Mussolini (1998), La rivolta della Gancia. Il racconto dell’insurrezione palermitana del 4 aprile 1860 (2006), La sinistra nazionalsocialista. Una mancata alternativa a Hitler (2011), Lotta di classe e utopia socialista nel giovane Mussolini (2014), Il colpo di stato del 1945. La caduta del governo Parri e l’autunno della Resistenza (2015).

 

Conversazione sul libro a Castell'Umberto in coocasione della manifestazione "A colloquio con la storia", giovedì 2 giugno 2016 alle ore 12.30 presso Villa Pertini - Locandina

Prima uscita e presentazione a Palermo, giovedì 12 maggio 2016 alle ore 11.30, presso il Noviziato dei Crociferi (via Torremuzza, 21)

Locandina

 

 

 

 

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