“Villa di Durrueli”, alla scoperta della villa romana di Realmonte

 

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(23 agosto 2014) – Lungo la costa siciliana, in prossimità del comune agrigentino di Realmonte, è possibile ammirare l’interessante sito archeologico denominato “La villa di Durrueli”, villa romana edificata intorno al I secolo.

La villa si trova in contrada Durrueli, che dà il nome al sito, in località Punta Piccola, raggiungibile attraverso la strada statale 115, che lambisce la costa sud occidentale siciliana regalando a chi la percorre indimenticabili paesaggi mozzafiato.

La scoperta della villa avvenne nel 1907 durante i lavori di scavo per la realizzazione della ferrovia che, passando proprio da Realmonte, avrebbe attraversato la cittadina di Porto Empedocle collegando Agrigento a Siculiana.

Venne così portato alla luce l’impianto originario dell’antica abitazione romana formata da due ambienti in opus sectile, ossia decorati con lastre di marmo, e tre ambienti in opus tessellatum, cioè con pavimenti a mosaico.

Vista l’entità della scoperta fu deciso di deviare il tracciato ferroviario permettendo così la conservazione del sito e la prosecuzione degli scavi, durante i quali emersero ulteriori due vani in opus tessellatum.

La campagna di scavi riprende soltanto verso la fine del secolo scorso, quando nel 1979 il Soprintendente Ernesto De Miro richiede la collaborazione del Prof. Masanori Aoyagi, dell'Università giapponese di Tsukuba il quale, estendendo l’analisi del territorio circostante, mette in luce il peristilio dell’area sud e l’intera area del complesso della villa romana; oggi l’area visitabile è pari a 5000 mq circa e consta di due macro zone, una costituita dalla composizione dei vani destinati ad abitazione e una dedicata all’impianto termale.

La prima grande porzione si trova nell’ala settentrionale e comprende le stanze anticamente adibite ad uso abitativo fra le quali sono stati individuate le camere da letto, cubicula, la grande stanza di ricevimento, il tablinum, la sala da pranzo, il triclinium, e sul fronte occidentale un’altra grande sala finemente decorata con pavimento a mosaico raffigurante Poseidone con il classico tridente circondato da delfini e da motivi geometrici.

Contigua alla prima parte della villa vi è la seconda grande ala, posta a sud-ovest dell’area residenziale, dove vi sono i resti della zona termale, tipicamente presente nelle ville patrizie romane e probabilmente edificata in epoca più tarda, databile quindi intorno al II sec. a.C.

Dell’originario impianto termale è riconoscibile il corridoio di accesso con lo spogliatoio, apodyterium, nel cui pavimento a mosaico è raffigurata Scilla, mostro marino femminile, che cinge un timone e circondata da fregi di carattere marino; attigua è la stanza contenente la vasca marmorea del frigidarium, quella con la fornace per il calidarium e un’altra probabilmente dedicata al tepidarium.

Completa la struttura dell’antica abitazione il colonnato del peristilio, che delimitava un giardino quadrato lungo circa 12 metri nel quale era posto l’impluvium, ossia una grande vasca per la raccolta dell’acqua piovana; all’esterno sono riconoscibili il muro della recinzione e il terrazzamento che consentiva l’approdo verso il mare, poco distante dalla villa stessa.

Il sito è stato oggetto di alcuni significativi interventi di restauro finanziati dall’Unione Europea e oggi è un affascinante palcoscenico naturale per interessanti eventi culturali all’aperto.

La villa romana è inserita in un meraviglioso contesto naturalistico dominato dalle colline di purissima marna chiara, la più suggestiva delle quali è senz’altro la celebre Scala dei Turchi, falesia di marna bianca che lambisce il golfo di Realmonte.

Lungo l’arco costiero è possibile scorgere Torre di Monterosso, una delle torri di avvistamento e difesa dalle incursioni dei pirati saraceni oggi meglio conservate ed erette fra il XVI e XVII secolo per volere dell’Imperatore Carlo V.

L’intera area, sebbene sia abbastanza nota ai turisti e a coloro che vi risiedono, sicuramente merita una conoscenza più approfondita, in quanto ricca di innumerevoli testimonianze del nostro passato tutto da riscoprire.


 

 

LUOGHI & STORIE - "Villa di Durrueli", alla scoperta della villa romana di Realmonte

(ph. Carlo Guidotti)


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