(29 marzo 2014) – Il prossimo aprile torna, a Milano, il consueto appuntamento con una delle manifestazioni più importanti al mondo in cui grandi architetti e designer espongono i propri prodotti e progetti innovativi. Il dato più interessante dell’evento è il coinvolgimento, a più livelli, di tutta la città che diviene capitale del design. Da anni, infatti, ha acquisito sempre più rilievo l’organizzazione collaterale del “Fuori Salone” che prevede una serie di allestimenti all’interno di attività commerciali. Tra questi, da anni, rinnova il suo appuntamento con l’evento internazionale, il salone di bellezza Spy Hair di Renato Picassi, hair stylist di diverse celebrities, sempre sensibile alle questioni culturali della propria città e disponibile a riqualificare il proprio spazio commerciale attraverso allestimenti innovativi che permangono per l’anno intero.
Sin dalla scorsa edizione, il progetto d’allestimento è stato affidato alla designer gelese Francesca Jennifer Puzzo, siciliana doc, esempio concreto di un percorso di crescita in salita, iniziato tra i banchi dell’università di Palermo e che continua, per esigenze di settore, a Milano, dove lavora come designer per aziende e privati e come project manager per la rinomata agenzia di comunicazione TBWA. Spinta da un forte senso di appartenenza alla propria terra e di passione per le proprie origini e appurando l’amore per la Sicilia di Picassi, la designer ha proposto per il nuovo allestimento Spy Hair un percorso che valorizzasse la sua regione d’origine, capace, per mezzo delle varietà intrinseca di stimoli culturali, di determinare una rete fitta di contaminazioni verso altre regioni. E quale migliore location per valorizzare la bellezza naturale e, a più tratti, incontaminata se non quello di un salone di hairstyle. Ed è per questo che il nuovo allestimento di Spy Hair, di Renato Picassi, in occasione del 53° salone del mobile, presenta un percorso di innovazione che si miscela con la veridicità e l’autenticità della natura e della tradizione.
È stata proprio la designer ad aver proposto questo percorso di coinvolgimento dell’utente perché convinta che oggi, più che mai, sia necessario creare un ponte tra i luoghi di innovazione e quelli di conservazione, in una sinergia che può determinare nient’altro che cambiamento e sviluppo. Il progetto elaborato da Jennifer Puzzo intende offrire al visitatore un’esperienza sinestetica attraverso la contaminazione e la valorizzazione della dimensione espressivo-sensoriale delle bellezze naturali siciliane, che diventano “oggetti di senso”.
L’allestimento vedrà protagonista indiscussa la pietra lavica estratta dalle cave alle pendici dell’Etna, simbolo per eccellenza della Sicilia, lavorata ed elevata a materiale di alto profilo tecnologico ed estetico dall’azienda Nero Sicilia. L’allestimento coinvolge tutti gli ambienti dell’eco salone di hair style dove grandi superfici verticali e orizzontali rivestiranno le pareti neutre, quasi come una sorta di colata di magma dai colori incandescenti in forte contrasto con tonalità nere e grigie.
Al tatto e alla vista l’utente avrà modo di apprezzare una “pelle” di rivestimento realizzata attraverso l’accostamento di listelli, di differenti dimensioni, impreziositi da texture colorate, geometriche e decorative, realizzate fondendo sulla pietra lavica una sottilissima polvere di vetro riciclato dagli schermi a tubo catodico di vecchi televisori e pc. La collaborazione con la designer ha permesso all’azienda Nero Sicilia di avventurarsi anche nel settore dell’arredamento. In occasione del Salone del Mobile 2014, infatti, sarà presentato nel salone Spy un sistema espositivo modulare, componibile in verticale e orizzontale, costituito da una struttura in tondini di ferro riciclato, tamponata in alcune parti da lastre di pietra lavica emulando l’azione distruttiva, per alcuni aspetti anche contenitrice, di un corpo magmoso.
L’evento sarà accompagnato da una mostra fotografica di Simone Durante e dalle citazioni letterarie curate e selezionate da Francesca La Mantia.
Nella foto, da sinistra: R. Picassi, F.J. Puzzo, B. Amarù