(26 marzo 2014) – Sì, quando la musica si traduce nell’evento concreto di uno spettacolo con queste concomitanti origini e dinamiche vuol dire, allora, che un incremento di umanità è possibile. Le forme molteplici dell’arte altro non sono, del resto, che vie privilegiate per svelare concezioni e trame del bene e della bellezza, traendone la fibra dall’esperienza di tutti i giorni.
Domenica 30 marzo alle ore 21 il Teatro Biondo ospiterà un concerto a sostegno di Medici Senza Frontiere. Sul palcoscenico suonerà l’Orchestra Giovanile Mediterranea diretta da Alberto Maniaci. Durante la serata, che sarà presentata da Raffaella Daino, è in programma la partecipazione straordinaria di Renato Bruson. Nella mattinata di oggi al Circolo Ufficiali di Palermo si è tenuta la conferenza stampa che ne ha dettagliato i particolari. Ed è stata l’occasione, appunto, per riposizionare ancora una volta al centro di ogni discorso l’intreccio di crescita umana e vantaggio solidale di cui sono tramite e protagonisti musica e musicisti.
Attraverso gli interventi, accuratamente introdotti e moderati da Chiara Giacopelli, infatti è venuto fuori senza veli di sorta il rilievo sociale e umanitario di quest’iniziativa. Lo ha puntualizzato subito Eugenia Cannada di Medici Senza Frontiere, dichiarando così il nesso preciso che lega a quest’evento siciliano l’organizzazione umanitaria internazionale di cui è coordinatrice locale. Si tratta di un motivo ispiratore ribadito con diversi accenti da chi ha preso in seguito la parola per rappresentare in prima persona il pensiero dell’ente coinvolto a vario titolo nell’organizzazione del galà lirico, la cui produzione è tenuta in ordine e diretta da Simone Piraino.
Non a caso Anna Annaloro, presidente dell’Associazione Kaleidos, ha ricordato che sin dagli inizi l’opera associativa fondata e cresciuta grazie a Natale Patti è stata mossa proprio da ideali umanitari e solidali diventati esperienza viva per andare oltre ogni forma di barriera antiumana. E, nel corso degli anni, è stato un fiorire di risultati generati in gran parte attraverso l’impegno di giovani che per il bene comune hanno donato e messo in gioco professionalità e umanità. Alberto Maniaci, in questo senso, ha marcato a chiare note il rapporto genetico con la cultura musicale siciliana che da sempre contraddistingue l’Orchestra Giovanile Mediterranea.
Mette conto segnalare, come momento posto a bella conclusione della conferenza stampa, il breve e intenso saggio canoro di Alessia Sparacio, mezzosoprano, e Valentina Vitti, soprano, con Alberto Maniaci al pianoforte. Ed è stato, un finale di questo tipo, l’adeguato arrivederci all’appuntamento del 30 marzo.
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