(15 novembre 2014) – È stata presentata ieri agli studenti dell’ultimo anno della scuola media “Leonardo Sciascia” di Camporeale (Pa) la 7^ edizione della borsa di studio “Dott. Giuseppe Montalbano”. L’iniziativa premia ogni anno uno studente di terza media della cittadina palermitana che abbia svolto nelle forme che ritiene più opportune il tema scelto dalla giuria.
La borsa di studio è un sostegno al proseguimento degli studi superiori e, pertanto, per ricevere il premio in danaro di mille euro, distribuiti nell’arco di 5 anni, viene chiesto al vincitore l’iscrizione ad un istituto di scuola superiore, la frequenza delle lezioni con la conseguente promozione all’anno successivo.
L’iniziativa è nata nell’anno 2008 per volontà dei familiari del dott. Giuseppe Montalbano ucciso dalla mafia il 18 novembre del 1988 per ricordarne la figura di cittadino leale e integerrimo, e fare in modo che l’anniversario della morte sia motivo di riflessione operativa e ponga un segno di contrapposizione alla logica mafiosa nella comunità di Camporeale.
«Fu proprio in occasione del ventesimo anniversario della morte di nostro padre – ha illustrato oggi agli studenti, Valerio, il più giovane dei figli del dott. Montalbano –. che ci siamo chiesti quale potesse essere il modo migliore per ricordare nostro padre in modo concreto, soprattutto per esaltare il valore della sua morte tra le giovani generazioni. Da questa semplice esigenza è nata questa idea che, giunta alla settima edizione, ci convince sempre più di quanto sia importante l’aspetto educativo nella lotta alla logica mafiosa».
«Nostro padre – ha raccontato ai giovani studenti Luigi, il primogenito – combatteva la mafia non con le manifestazioni o con le dichiarazioni sui giornali, ma svolgendo bene e ogni giorno il suo lavoro di medico condotto, senza piegarsi ai ricatti della mafia che erano molto forti anche in quel periodo. Questo è il messaggio che vogliamo lanciare anche quest’anno. Tornando a casa vi invito a chiedere ai vostri parenti più anziani chi era il dott. Montalbano; tutti lo ricordano con stima e affetto perché la sua disponibilità nei confronti dei bisogni di ciascuno era nota a tutti».
Il tema scelto quest’anno è la frase: “… forse è soltanto un’idea che non puoi fermare” tratta da un’opera di Francesco Di Giacomo Si dice che i delfini parlino.
Abbiamo chiesto a Valerio Montalbano perché un tema così impegnativo.
«Abbiamo fatto – ci ha risposto – negli anni precedenti una esperienza molto positiva, che è andata sempre oltre ogni nostra previsione. Non ci si deve fermare, dunque, all’aspetto esteriore dei nostri ragazzi, perché sono dotati di grande sensibilità e di grandi idealità. Se adeguatamente accompagnati, come gli insegnati della scuola media Sciascia hanno saputo fare finora, possono giungere a significativi traguardi. La testimonianza di tutto ciò sta negli elaborati degli anni scorsi».
Ecco il testo integrale con cui si confronteranno i giovani camporealesi nei prossimi mesi:
Dopo la tempesta ho vagato a lungo tra i coralli,
sulla mia pelle sentivo il peso del mare
ed ho temuto di non saltare più al sole.
Ma il desiderio di IMMENSO scuoteva le mie reni,
ed io dall’ABISSO sono risalito!
Non fuggire l’onda anche se ha l’odore dell’arpione
Se colpirà ti scaverà e scoprirai di aver forza.
Ed il desiderio di IMMENSO di nuovo di scuoterà,
lascia che il sale ti lavi il cuore!