(24 novembre 2014) – Alla Libreria Feltrinelli di Palermo il 18 novembre è stato presentato al pubblico il numero 40 del giornale «PER», quadrimestrale della Fondazione Salvare Palermo che dal 1985 si occupa della divulgazione, salvaguardia e tutela del patrimonio artistico ed architettonico del territorio palermitano.
La copertina è interamente dedicata al grande mosaico liberty dell’antico Panificio Morello, originariamente installato al piano terra di Palazzo Serenario nell’antico quartiere del Capo.
La storica vetrina ritrae una figura femminile di rara bellezza ed è stata oggetto di un recente restauro fortemente voluto dalla Fondazione Salvare Palermo che ha organizzato, nello scorso mese di settembre, la seconda edizione della manifestazione sportiva “Remiamo per Salvare Palermo”, regata a cui hanno partecipato i quattro storici club canottieri palermitani e che, mediante una raccolta fondi, ha contribuito allo smontaggio ed al restauro della magnifica opera musiva attribuita da qualche studioso al Gregorietti.
Dell’operazione di salvaguardia di quest’opera ha parlato Maria Lucia Ferruzza, Direttore editoriale di PER, descrivendo l’impegno e l’attenzione rivolti all’intervento conservativo eseguito sul mosaico che, in attesa del restauro del Palazzo Serenario, si trova presso una sala di Palazzo Ajutamicristo, sede della Soprintendenza per i Beni culturali.
Parlando dello storico, e ormai chiuso, Panificio Morello, il dibattito verte inevitabilmente sulla crisi economica della Sicilia che costringe alla chiusura decine e decine di attività commerciali, soprattutto quelle storiche, cancellando per sempre importanti pezzi della nostra stessa storia: ne ha parlato il giornalista ed economista Salvatore Butera a commento del suo articolo “Sicilia sola in un Mezzogiorno scomparso”, in cui l’autore fa un’attenta analisi critica sulla questione meridionale, sulla crescente crisi del Sud e sull’uso errato che i Siciliani hanno fatto della propria Autonomia.
La felice esperienza della raccolta dei fondi per il restauro del mosaico del Panificio Morello, continua la Dott.ssa Ferruzza nel suo intervento, diviene un valido spunto di riflessione di come oggi, a fronte di istituzioni spesso manchevoli, sia sempre più urgente trovare un terreno comune fra l’iniziativa pubblica e quella privata mettendo a fattor comune le riflessioni e le competenze dei privati e dei professionisti, capaci di agganciare così le esperienze più vive date dalle iniziative dei cittadini.
A conferma di questa teoria la giornalista e scrittrice Laura Anello descrive il successo conquistato dalla recente manifestazione “Le vie dei Tesori”, conclusasi da pochi giorni e che ha accompagnato i visitatori attraverso le vie di una città tanto conosciuta quanto inedita, Palermo, mediante passeggiate e visite guidate attraverso vicoli, quartieri, monumenti e luoghi urbani da scoprire, svelare, studiare: 60 luoghi, 100 eventi fra concerti, convegni e mostre, 80 passeggiate cittadine e numerose gite fuori porta.
Questo festival nasce nel 2006 grazie alla cooperazione di diverse istituzioni ed associazioni, fra cui la Diocesi, il Comune, l’autorità portuale e l’Università di Palermo e dal successo di pubblico dei 60 mila visitatori dell’anno scorso si è passati ai circa 105 mila del 2014; il segreto di questo esito così positivo, sottolinea Laura Anello, sta nell’organizzazione e nella ricchezza degli eventi proposti, frutto di una programmazione molto articolata creata proprio da una estesa rete di collaborazione fra enti e associazioni che hanno operato su un terreno di attiva compartecipazione, creando così una sorta di “museo diffuso” da vivere in maniera unitaria.
Nell’intervento dell’Arch. Guido Meli, a commento dell’editoriale di «PER», appare forte, oggi più che mai, dare il giusto valore al concetto di museo: “i musei sono stati costruiti per conservare la nostra memoria e per garantire il mantenimento di una storia comune da tramandare alle generazioni future”, non per fare cassa o esclusivamente per uso turistico.
Il museo deve conservare le culture di un popolo donando una testimonianza della nostra storia e del nostro passato ai nostri figli mediante una paziente opera di “coinvolgimento” che passa talvolta per il “racconto”, strumento indispensabile per colmare il gap tra ciò che esiste e ciò che non esiste più.
Altra interessante manifestazione culturale tenutasi a Palermo che ha riscosso notevole successo grazie alla collaborazione di diversi enti è “Fatti un giro bellezza”, finalizzata alla presentazione del patrimonio artistico e dei reperti preziosi a tutti coloro i quali sono impossibilitati, per ragioni diverse, a frequentare i luoghi d’arte; ne ha parlato il Dott. Michelangelo Capitano, Direttore del Carcere minorile di Palermo, il quale, avendo aderito all’iniziativa regionale, ricorda quest’evento come un’occasione unica per far avvicinare in maniera inedita i giovani ospiti dell’Istituto Penale per minorenni allo sconosciuto mondo dell’arte
Nell’articolo “La scuola per salvare Palermo” si parla invece dell’iniziativa “Le domeniche del Cannizzaro”, organizzata dalla Prof.ssa Maria Teresa Calcara, docente del Liceo Scientifico palermitano omonimo, la quale accompagna gli studenti per i monumenti della città, colmando così la soppressione di alcune ore dedicate all’ insegnamento della storia dell’arte, generando nei giovani interesse e passione verso il mondo dell’arte e della cultura cittadina.
Conclude la serata l’Arch. Rosanna Pirajno, Presidente della Fondazione Salvare Palermo che, ricordando il prossimo 30° compleanno dell’Associazione da lei presieduta, auspica e ripropone un progetto di cui parlò in passato anche il grande Rosario La Duca, ossia l’istituzione di un “museo della città”, nel quale conservare, restaurare ed esporre tutti i documenti, disegni, progetti, fotografie, rilievi, insegne e cartelli relativi alla storia economica ed urbanistica di Palermo, di proprietà di cittadini e di professionisti, raccolti negli anni e adesso archiviati e dimenticati per sempre.
Questa vuole essere una proposta ed una nuova sfida per un’altra imponente operazione di cultura che, anche questa volta, dovrà essere frutto di fattiva sinergia e appassionata collaborazione.
PRIMA PAGINA - Presentato il numero 40 di «PER», il giornale della Fondazione Salvare Palermo
(ph. Carlo Guidotti)