(23 gennaio 2015) – Con il fatidico taglio del nastroe la benedizione dei locali è stata inaugurata ieri la seconda casa di accoglienza gestita dalla Associazione “Cilla” a Palermo. Si trova in Via Tricomi, 18 in una zona ad alta densità di presenza di strutture ospedaliere e che, pertanto, potrà accogliere i malati con i loro familiari accompagnatori, provenienti da fuori provincia, in cura presso gli ospedali cittadini.
La cerimonia è stata preceduta nell'Aula Multimediale dell'ARNAS "Civico, G. Di Cristina e Benfratelli" di Palermo da una presentazione della iniziativa e dell’attività dell’Associazione.
Sapientemente coordinati da Gaetano Burgio che è il responsabile palermitano dell’Associazione, hanno preso via via la parola Giovanni Migliore, Direttore Gen.le ARNAS Civico – Di Cristina - Benfratelli, Emanuela Giuliano, Referente del Servizio per la Legalità e per i Beni Confiscati alla Criminalità Mafiosa della Regione Siciliana , Fabrizio Romano, Referente Fondazione Enel Cuore. Il filo rosso degli interventi, espressione di rappresentanti di enti pubblici e del privato sociale, è stato il pieno riconoscimento della opportunità e della necessità, che tra pubblico e privato si consolidi sempre più una alleanza nella gestione non solo e non appena della condizione del malato, ma anche di tutto ciò che vi sta intorno, a partire dai suoi familiari.
Emanuela Giuliano ha ammesso che l’esperienza condotta con l’Associazione Cilla è una tra le poche che fa eccezione alla regola, perché quasi il 50% dei beni confiscati e che potrebbero essere destinati ad un utilizzo sociale giacciono inutilizzati per una molteplicità e complessità di motivi.
Giovanni Migliore ha affermato che l’esperienza condotta in questo caso deve essere utilizzata come esempio per tanti altri casi in cui pubblico e privato sociale possono insieme garantire una cura del malato e dei contesto in cui egli vive in modo che sia a misura d’uomo e non solo organizzato per curare al meglio dalla malattia.
Fabrizio Romano ha espresso il compiacimento per la realizzazione dei lavori effettuati grazie al finanziamento di 50.000 euro offerti dalla Fondazione Enel cuore che in poco tempo hanno consentito alla struttura di via Tricomi di essere pronta per ospitare 10 persone offrendo loro servizi qualificati ed efficienti.
Salvatore Albanese, Presidente nazionale Associazione Cilla ha concluso i lavori illustrando le finalità dell’Associazione che opera in tutta Italia. Rispondendo poi ad una specifica domanda ha affermato: “La Casa di Accoglienza, secondo il metodo Cilla, è pensata come una vera e propria dimora, un luogo accogliente, bello, educativo anche se pur sempre un luogo di passaggio. Durante l’arco dell’anno le persone ospitate superano le 10.000 nelle 24 case presenti nelle vicinanze dei più importanti ospedali italiani. Grazie all’esperienza maturata, soprattutto negli ultimi due anni, è stato possibile comprendere come al bisogno dell’alloggio si accompagni sempre, nel tempo, tutta una serie di bisogni collaterali ai quali i nostri volontari cercano di dare risposte”. Poi in termini più personali ha detto: “Mi trovo ad essere presidente dell’Associazione in forza di due incontri che hanno segnato la mia vita: quello con mons. Luigi Giussani e quello con Gino Galeazzi, papà di Cilla e fondatore dell’Associazione. Da loro ho imparato che l’accoglienza è una dimensione costitutiva di ogni uomo. L’Associazione Cilla non mette al centro il bisogno della persona, ma la persona con tutti i suoi bisogni ed è per questo che le nostre case sono anche un luogo educativo, sia per i volontari che per gli ospiti”.