(28 gennaio 2015) – Cosa spinge alcuni insegnanti, professionisti, genitori ad offrire una riflessione sull’educazione, e sul sistema scolastico in Italia, in questo panorama così incerto?
Cosa spinge questi stessi uomini e donne a denunciare, insieme a personaggi ben più “autorevoli” una vera e propria emergenza educativa in Italia, nelle nostre città, nelle nostro “villaggio” educativo, composto da famiglia, scuola, amicizie, rapporti insomma?
E cosa muove, nonostante il contesto “crepuscolare” che ci circonda, a resistere, ad insistere, a non adagiarsi al mero compromesso di sopravvivenza, ma a voler educare i propri figli a diventare uomini, a diventare “vivi”, a crescere appassionati?
Per questo, la Fondazione Sant’Orsola, che gestisce l’istituto scolastico paritario omonimo (www.santorsola.ct.it), ha deciso di raccogliere la provocazione lanciata da Giorgio Vittadini (Presidente Fondazione per la Sussidiarietà e Professore di Statistica presso l’Università Milano-Bicocca), e Luisa Ribolzi, (Professore ordinario di Sociologia dell’educazione, già vicepresidente ANVUR), che attraverso una ricerca pubblicata negli scorsi mesi e già presentata a Roma e Milano, dal titolo S.O.S. Educazione - Statale, paritaria: per una scuola migliore, hanno fatto il punto sulla situazione del sistema scolastico italiano e sul ruolo che in esso svolge la scuola paritaria, analizzandone gli indicatori, i costi e le caratteristiche degli “imprenditori educativi”, offrendo alcuni contributi in vista di un allineamento dell’Italia al sistema europeo, guardando alle best practices già realizzate in altri Paesi dell’UE e negli USA e suggerendo l’adozione di un atteggiamento pragmatico e innovativo per realizzare un sistema scolastico nazionale efficace, affidabile e pluralista.
Venerdì 30 gennaio 2015, quindi, alle 18.00, presso il Teatro dell’Istituto Sant’Orsola (Via Macallé 3, Catania), incontreremo il Prof. Claudio Marcellino Docente di Storia e Filosofia a Milano, già Segretario Generale Associazione FAES e il Prof. Giorgio Vittadini, curatore della ricerca, per proporre alla città una riflessione che valorizzi il contributo e la responsabilità di ciascuno, aldilà degli schieramenti culturali e politici, in vista di una scuola migliore, a vantaggio di tutti: studenti, insegnanti, genitori e dell’intera società.
Come recita la post-fazione del libro: «Chiunque rinunci per pregiudizio o indifferenza a esercitare questo compito abdica a una responsabilità storica dalla quale dipende il futuro del nostro Paese».
Bene, noi non vogliamo rimanere silenti, vogliamo invitare tutti ad un momento di “verità intellettuale” nel dibattito attuale, aiutando a sgombrare il campo da tanta “beata ignoranza”, da pregiudizi e coscienze tiepide, ribadendo la centralità dell’educazione come questione decisiva per la vita di ogni persona.
L’incontro è promosso dalla Fondazione Sant’Orsola, che da molti anni ormai gestisce la scuola omonima che ad oggi conta circa 400 alunni, in collaborazione con Fondazione per la Sussidiarietà e CDO Opere Educative.
*Angela Pontorno è Vice Presidente Fondazione Sant’Orsola