(22 maggio 2015) – In un rinnovato clima di risveglio culturale che mira alla riscoperta delle tradizioni storiche della nostra città ed alla valorizzazione del territorio come elemento base della nostra società, seppur in un contesto colmo di mille contraddizioni, assistiamo alla nascita di nuovi progetti che proattivamente e con ammirevole passione dimostrano uno spiccato interesse verso la divulgazione culturale e la fruizione degli spazi, soprattutto quelli dimenticati, abbandonati o chiusi.
Con questi obiettivi nasce a Palermo la carta turistica “Sicilia Passepartout”, mediante cui è possibile “aprire” le porte dei monumenti, e della cultura stessa, godendo di agevolazioni per la fruizione di luoghi di interesse architettonico di elevato livello, come lo sono le chiese, i palazzi ed i musei cittadini. Mediante “Sicilia Passepartout” è possibile anche organizzare un soggiorno in città pianificandone le tappe in maniera organica. Una card pensata quindi per il turista ma anche per il cittadino che, con uno strumento così articolato, ha la possibilità di coordinare al meglio il suo percorso all’interno di tesori inesplorati.
Facendo propria un’idea già collaudata in molte città europee, la card su supporto multilingue dà accesso ad una aggiornata banca dati nella quale richiedere informazioni su orari, recapiti telefonici, indirizzi o qualsiasi altro dettaglio utile relativo al vivere in città, quali eventi ed ogni iniziativa culturale di rilievo; questo progetto è oggi una realtà grazie alla collaborazione dell’associazione Segno Indelebile, nella persona del presidente Antonella Tirrito, del Comune di Palermo e della Diamond Card.
“Con questa iniziativa si mettono a sistema tutti gli elementi che contribuiscono a far conoscere e a far apprezzare il nostro territorio urbano”, spiega la presidente Tirrito. E aggiunge che “questi elementi sono sia i servizi per il cittadino che quelli per il turista che si doterà così di una insostituibile guida interdisciplinare”, e questo “sistema” è arricchito da una fitta programmazione di eventi e dalle numerose visite guidate all’interno di tanti splendidi monumenti purtroppo dimenticati.
Fra i monumenti spiccano il Palazzo Conte Federico, il Collegio di Maria Castiglia al Carmine e la Chiesa di San Giovanni Decollato; ma fra gli itinerari sono compresi anche la Chiesa di Casa Professa, il Palazzo delle Aquile, il Campanile di San Giuseppe Cafasso, la Chiesa della Magione, la Chiesa di Santa Cristina la Vetere, l’Oratorio di San Mercurio, la Chiesa di San Cataldo e l’Oratorio S.S. Salvatore.
Fra le manifestazioni che rientrano in questa organizzazione vi è “Ballarò di primavera”, grande rassegna d’arte che vede protagonista assoluta quell’antica porzione del quartiere Albergheria pregno di storia, di tradizioni e di cultura.
Ballarò è un microcosmo in cui in sé è racchiusa la città stessa di Palermo, il leggendario Kemonia, le preesistenze puniche, i tratti arabo-normanni, le chiese barocche, il caratteristico suk alimentare tutto alimentato da voci, suoni, colori e vivacità che ci tramandano una storia cominciata tanti secoli addietro. Con “Ballarò di primavera” si rivivono momenti di danza, teatro e musica, ma anche esposizioni artistiche, visite guidate e degustazioni gastronomiche.
Antonella Tirrito fa parte dell’organizzazione di “Ballarò di primavera” e ci ricorda come le tematiche che fanno da filo conduttore sono l’interculturalità, l’espressività artistica e la legalità; e, guardando il ricco calendario degli appuntamenti, notiamo proprio che tutti gli eventi ruotano attorno a questi punti cardine che contraddistinguono questa interessante rassegna che si protrarrà per tutto il mese di maggio.
Fra gli eventi organizzati particolare successo di pubblico hanno riscontrato “Intercultura in musica – artisti delle comunità etniche palermitane”, “Tracce dell’incontro tra culture nel tessuto urbano di Palermo” itinerario per le vie del centro storico guidato da Piero Longo presidente Italia Nostra Palermo, “Intercultura e tradizioni gastronomiche – degustazioni”, letture a voce alta, consultazione e prestito libri presso la Biblioteca delle Balate, i Riti delle confraternite religiose e “Gran Ballo di Primavera” in piazza Bologni.
Alla legalità sono dedicati tre giorni che abbracciano la data simbolo del 23 maggio, ricorrenza della Strage di Capaci in cui persero la vita il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani: nei giorni compresi tra i 22 e il 24 maggio Ballarò ospiterà ”Incontriamoci per la legalità” che in memoria del grande magistrato palermitano, accoglie diversi eventi quali “Antigone”, “Carion”, “Il silenzio è dolo” e “Ballarò Espò”, tutti canti, opere teatrali e conversazioni dove il tema principe è la legalità, da insegnare, da imparare, da vivere. Lungo tutto l’arco della manifestazione è sempre attivo il circuito dei monumenti attraverso i tanti itinerari urbani ed artistici.