Teatro Massimo di Palermo: presentate l’estate 2015 e la stagione 2016

 

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(1° luglio 2015) – La location scelta come sede della conferenza è subito risultata particolare e significativa: il palcoscenico. Proprio lì, dove “tutto accade”, sono state presentate la stagione estiva 2015 e la nuova stagione 2016 del Teatro Massimo di Palermo. Protagonisti, il Sindaco-presidente Leoluca Orlando, il Sovrintendente Francesco Giambrone, il Direttore artistico Oscar Pizzo, il Direttore musicale Gabriele Ferro, alla presenza dell’Assessore al Turismo della Regione Siciliana, Cleo Li Calzi.

Il Sovrintendente Francesco Giambrone, dopo aver posto i suoi ringraziamenti a pubblico, giornalisti e a tutti coloro che da sempre seguono con affetto il Teatro, ha iniziato la conferenza introducendo le “parole chiave” attorno a cui ruota tale presentazione.

Anzitutto, come premessa, la dichiarazione di un Teatro “con i conti in ordine”, prerequisito fondamentale per le nuove proposte, spiegando come il Teatro si sia ripreso dalle difficoltà non tagliando ma piuttosto rilanciando, di come abbia eseguito (per il terzo anno consecutivo) un bilancio in pareggio, di come abbia abbattuto i costi aumentando la produzione. Perché lo scopo fondamentale del Teatro è uno spettacolo di qualità e un’apertura sempre più concreta, abbassando quelle barriere, da sociali, a culturali ed economiche, che possano tenere lontano il grande pubblico.

E così viene introdotta la seconda parola chiave che appunto è “Accessibilità”: anche in senso concreto infatti sono stati aperti i cancelli per rendere la scalinata fruibile ai cittadini, per una città che si riappropria della scalinata e dunque che sente il teatro ancora più suo. Per un’ accessibilità anche dal punto di vista economico è stata inoltre introdotta la possibilità di rateizzare gli abbonamenti e adottata una politica generale di abbassamento dei prezzi, in modo tale da renderli sempre meno proibitivi e, quindi, più accessibili.

Terzo concetto chiave è “Crescita e sviluppo”: tra visite guidate raddoppiate rispetto agli ultimi anni (è il secondo monumento più visitato della città dopo la Cappella Palatina) e la convocazione di artisti di eccellenza, evidenti già tra i protagonisti della nuova stagione. Vengono, dunque, affrontati gli obiettivi di “innovazione”, ricercati in tre aspetti fondamentali: anzitutto nei linguaggi della scena (il teatro deve raccontare storie in un linguaggio in cui il pubblico si rispecchi); innovazione nei modelli organizzativi e nei controlli di gestione (ad esempio, innovativa è stata l’introduzione della figura del coreografo residente); infine, ma non per ultimo, innovazione nei rapporti con il pubblico, dallo sviluppo di nuove App mobili o al rinnovamento dello stesso sito internet, a queste nuove forme di incontro con il pubblico, vicine ad esso, fuori dallo spettacolo ma proprio lì dove lo spettacolo si realizza, per far sentire il teatro ancor più “proprio” al cittadino, all’amatore, al visitatore di passaggio. Per concludere, viene presentata l’idea della costruzione di una rete di relazioni locale, nazionale ed internazionale, per la collaborazione con altre istituzioni (la maggior parte delle nuove produzioni saranno infatti delle coproduzioni). Dunque l’intento del Sovrintendente di curare il Teatro per un fine più alto in quanto, dalle sue stesse parole, “i Sovrintendenti passano, ma i teatri restano”. Nello specifico, il nostro è “Un Teatro che si vuole riempire” – dice – “e che non ha paura di sperimentare e di mettersi in gioco”.

Così è stata passata la parola al Direttore artistico Oscar Pizzo, il quale ha iniziato presentando la stagione estiva 2015, intitolata “Summerwhere”: il primo appuntamento, il 10 luglio, consisterà nell’esecuzione, nel foyer del Teatro, di Vexation di Erik Satie, considerata l’opera più lunga della storia della musica, ossia un concerto lungo 24 ore che vedrà alternarsi cento esecutori dalle 22 fino alle 22 dell’indomani in frammenti di 15 minuti ciascuno. Novità è che possono prenderne parte tutti, non solo pianisti professionisti, e che l’ingresso sarà gratuito, considerandola come una grande festa cittadina. Altro incontro non convenzionale con Teatro sarà, il 14 luglio, in prima esecuzione, Sirene per mare – Sinfonia per grandi navi al porto di Palermo, una sinfonia appositamente commissionata dalla Fondazione del Teatro Massimo per il Festino di Santa Rosalia al compositore americano Alvin Curran, con sette navi da crociera soliste con le loro sirene e decine di barche dei diportisti come “risposta” musicale, con tanto di direttore d’orchestra e altri tre co-direttori a coordinare il tutto.

Altro capitolo estivo saranno gli appuntamenti al Teatro di Verdura, in cui sarà portata l’idea del “ballo”, lasciando per un po’ il serio e portando argomenti appunto più leggeri,“estivi”: vedremo i Carmina Burana (19 luglio), le celebri danze medievali; Baile! (29 luglio) con i grandi artisti del flamenco; Ballo!Taranta d’amore (6 agosto), spettacolo con danze della tradizione popolare italiana. Dalla terra andando verso il cielo, altra sezione degli appuntamenti estivi si svolgerà al Castello Utveggio: tre concerti dedicati alle stelle affiancati a conversazioni sull’argomento con tre personaggi di spicco (Piergiorgio Odifreddi, Massimo Cacciari, Biagio Conte), e saranno Le stelle intorno a noi (12 luglio), Le stelle prima di noi (5 agosto), Le stelle dentro di noi (9 agosto). Inoltre, sempre al castello, si svolgerà il concerto finale del corso di perfezionamento per Direttore d’orchestra del Cerisdi tenuto dal docente Ennio Nicotra (24 luglio), in cui parte del voto sarà dato dalla giuria, parte dall’orchestra e parte dal pubblico stesso.

Addentrandoci invece nella nuova stagione 2016 saltano subito all’occhio i nomi dei grandi ospiti, quali Graham Vick, Erwin Schrott, Mariella Devia, Eleonora Abbagnato e molti altri. La nuova stagione vedrà i titoli di dieci opere (sei dei quali nuovi allestimenti), tre balletti, 11 date di concerti, cui si aggiungeranno altri progetti durante l’anno, per un teatro che produce, che fa e che propone, e che possa entrare in Europa a testa alta. Entrambi i cast presentati saranno sempre di altissima qualità e la stagione vanterà anche di opere poco eseguite quali l’Attila di Verdi (19-26 Febbraio), e del completamento del Ring di Wagner (Gotterdammerung, 28 gennaio - 4 febbraio), avviato dal Teatro nel 2013 . Vedremo, tra le altre, un’opera in prima esecuzione assoluta , Il Caravaggio rubato (5-6 Marzo), commissionato dal Teatro a Giovanni Sollima, molto amato dal pubblico palermitano suo concittadino, con testo di Attilio Bolzoni e fotografie di Letizia Battaglia. Degna di nota, la tourneè in Oman con La fille du regiment (in Teatro 13-15 Marzo) in cui il Teatro porterà all’estero un cast siciliano d’eccellenza, tra cui le splendidi soprano Desireè Rancatore e Laura Giordano. E ancora, tra maggio e giugno un ciclo di tre concerti, New York, New York dedicati alla tradizione musicale della grande metropoli. Per concludere, i nodi centrali del discorso del direttore artistico si riassumono nelle sue stesse parole: “Questa stagione, attraverso una costante e attenta strategia legata alla qualità e all’innovazione, rappresenta l’appassionato desiderio di accompagnare il nostro meraviglioso Teatro al centro dell’Europa, un’Europa in cui la cultura è alla portata di tutti e con tutti”.

Il Direttore musicale Gabriele Ferro, continuando la conferenza, ha annunciato che, nonostante la sua minore presenza in questa stagione a causa di impegni presi in precedenza, continuerà con dedizione ed affetto a seguire il Teatro, impegnandosi per formare un suono d’orchestra sempre più “personale”. Una produzione di alta qualità, infatti, si può realizzare solo con la presenza di un’Orchestra ed un Coro all’altezza, come in questo caso.

Dopo altre considerazioni strettamente musicali la parola è stata data all’Assessore al Turismo della Regione Siciliana Cleo Li Calzi, la quale si è congratulata con la Direzione per il rilancio messo in atto, considerando il Teatro come forza economica anche per lo sviluppo della Sicilia tutta. Un Teatro, infatti, che non chiude un solo giorno, e che con il sacrificio in nome della qualità realizza uno spettacolo sempre più completo che crei richiesta sempre maggiore.

Conclude il Sindaco Leoluca Orlando, il quale considera la storia dello sviluppo del Teatro parallela alla storia della Città di Palermo, e aggiunge: “ Il Teatro Massimo oggi, grazie all’impegno e al senso di responsabilità di quanti vi lavorano e al progetto di risanamento e rilancio in corso, è un teatro che ha ripreso il suo posto nella città: quello di una istituzione culturale di eccellenza, aperta, viva, vitale e di riferimento”. 

 

 

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