Quest’anno le istituzioni scolastiche, con la legge di riforma della scuola, si sono trovate ad affrontare problematiche nuove di cui però si discute da anni, tra queste anche l’attuazione della alternanza scuola-lavoro. Sicuramente alcune scuole non si sono trovate impreparate perché magari da tempo avevano già messo in atto progetti per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro facendo fare esperienze significative. Altre scuole di fronte a questa novità si sono messe in moto per trovare le soluzioni migliori in relazione anche agli specifici indirizzi di studio.
Quanto previsto dalla cosiddetta Buona Scuola rappresenta sicuramente una sfida per le scuole che, se raccolta nell’ottica di un potenziamento del percorso educativo, potrebbe rappresentare una opportunità di crescita per gli studenti.
Al Liceo Artistico V. Ragusa e O. Kiyohara quest'anno si è lavorato anche in questa prospettiva e si è realizzato un interessante progetto, gli studenti di una terza classe sezione Design del legno e di una quarta classe sezione Arti figurative-Scenografia guidati dai loro insegnanti , i prof.ri Loredana Giordano e Agostino Di Trapani, e i tecnici di laboratorio design, Nino Ciaccio e Piera Immesi, sono stati impegnati nell’allestimento di una scenografia per la commedia musicale “Aggiungi un posto a tavola” che si è tenuta al teatro Savio di Palermo nei giorni 23 e 24 aprile con repliche che si terranno a Marsala e al teatro Zappalà di Mondello per la 4° Rassegna Teatrale “TUTTINSCENA 2016”.
Per questo progetto tutto sembra essere nato proprio per caso quando il regista Lamberto Cosenza, presidente della Ass. Culturale Teatrale “Giovani del Duemila”, dovendo mettere in scena un suo spettacolo ha pensato per le scenografie di rivolgersi al mondo della scuola e ha incontrato la disponibilità del Liceo Artistico V. Ragusa e O. Kiyohara dove ci sono appunto sezioni che preparano gli studenti a questo tipo di lavoro.
È iniziata una collaborazione fra la scuola e l’Ass. “Giovani del Duemila” che ha visto impegnati per circa tre mesi docenti e studenti con la preziosissima presenza degli assistenti di laboratorio.
Il lavoro, seppure realizzato interamente nei laboratori scolastici, svolto nella modalità della cooperazione con un soggetto esterno alla scuola è stato ricco di occasioni di apprendimento per i ragazzi che dal punto di vista tecnico si sono dovuti confrontare con degli aspetti per loro inediti come, per esempio, lavorare su grandi scale rapportandosi agli spazi e allo stesso tempo ai vincoli di un palcoscenico, hanno avuto l’opportunità di entrare nel vivo dei meccanismi della scenotecnica conducendo le fasi progettuali secondo le esigenze di una committenza reale e non immaginaria, come tante volte si fa a scuola, e hanno imparato anche a rispettare le esigenze interne allo spettacolo, i tempi del musical e i tempi di montaggio nei cambi di scena. Tutto questo seguendo oltre che i loro insegnanti e tecnici anche le direttive di regista e attori che hanno spiegato come si realizza il funzionamento di una scenografia su un palco, questo ha permesso il rapporto con figure professionali diverse e estranee al mondo noto della scuola arricchendo l’ambito delle conoscenze. In ultimo gli studenti sono stati presenti al montaggio delle scene sul palco prima e durante lo spettacolo e si sono potuti rendere conto dell’effettivo funzionamento di una scenografia.
Assistere allo spettacolo la sera della prima per i ragazzi, per i loro insegnanti e per la dirigente scolastica la prof.ssa G. Attinasi è stato un momento non solo di soddisfazione ma anche di commozione nata dallo stupore nel vedere cosa si può essere capaci di realizzare quando c'è qualcuno che insegna e lavora condividendo con gli studenti fatica e passione. Sì perché questo progetto si può dire che è stato un percorso educativo a 360°, in cui i ragazzi sono stati accompagnati passo passo dai loro docenti alla scoperta che quanto si impara a scuola non è fine a stesso ma fa raggiungere obiettivi concreti, realizzabili, dimostrazione che a scuola si procede per raggiungere una meta e quando i ragazzi sono resi consapevoli di questo fanno anche l'esperienza della soddisfazione, sanno che la loro fatica non è vana ma serve a costruire qualcosa di bello e questa bellezza evidente ai loro occhi fa percepire il senso di qualcosa di compiuto che rende lieto il cuore.
E che la sera della prima fossero tutti contenti è fuor di dubbio. Ma contenti lo sono stati gli studenti durante tutto il percorso, lo si vedeva entrando nei laboratori dove si sono impegnati senza tirarsi indietro, tutti hanno desiderato esserci in questo lavoro e si vedeva nei loro occhi. Questo dimostra che la scuola può essere capace di fare appassionare, dipende da cosa si propone ai nostri ragazzi e come si lavora con loro.
Questa esperienza positiva porterà probabilmente a future collaborazioni con l’Ass. Culturale Teatrale “Giovani del Duemila “ e questo permetterà di realizzare in pieno l’idea dell’alternanza scuola-lavoro perché nell’ambito delle ore da dedicare a queste attività gli studenti avranno la possibilità di lavorare sia nei laboratori scolastici che all’esterno.
L’esperienza di quest'anno è stata solo l'inizio di un modo di lavorare nuovo e una anticipazione della alternanza scuola-lavoro in questo liceo artistico; la sfida è stata raccolta e i risultati positivi per tutti dimostrano che anche nella nostra città così difficile è possibile fare incontrare i giovani con il mondo del lavoro e suscitare in loro entusiasmo.
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Foto Liceo Artistico Ragusa Kiyohara