Melanzane sott’olio


scorzadarancia

La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.

"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it


melanzane-e-zac 2

 (28 settembre 2014) – Incredibile, come una giornata di sole di fine settembre; mi sorprendo sempre per le cose belle, le cose semplici, le cose buone e quelle scontate. Certo è, che a fine settembre e macari a ottobre, novembre e dicembre, in Sicilia il tempo ci regala giornate che sono delle specialità, tipiche di qua. E io? mi sorprendo sempre!

 

Mi capitò la stessa cosa, precisa ‘ntifica, l’autu jornu assaggiando queste conserve che preparò me matri. Quann’era picciridda, mi ricordo, mia madre chiudeva in barattolo qualunque cosa a seconda della stagione; a settembre inbuattava l’estate dentro una moltitudine di vasetti preparando le melanzane sott’olio. Non vi pozzu cuntari cosa era manciare, in pieno inverno, un panino ripieno. Poi le manie passano e me matri si dedicò a imbuattare qualcos’altro. Desiderosa di assaggiare ‘ste mulincianedde, con ‘n’anticchia di nostalgia, lo chiesi alla mamà e lei ha esaudito il mio desiderio. 

Ecco la sua ricetta. 

Le ricette che seguono, realizzate da me matri, hanno dosi indicative, come le buone ricette di una volta; andateci alla femminina,a occhio, per intenderci, che non sbagliate di sicuro. Quanti vasetti? boh, glielo chiedo e poi vi dico. 

Circa 4 vasetti alti
ingredienti
7 kg di melanzane tipo seta (di fine estate, settembrine)
mezzo litro di aceto di vino bianco
sale qb
olio extra vergine d'oliva qb
peperoncino
origano
aglio
per un sapore molto delicato, macerate con il succo di 5 o 6 limoni in sostituzione dell'aceto. Per il condimento procedete come per la ricetta seguente.

Pelate le melanzane e tagliatele a striscioline. Mettetele in una ciotola capiente, a strati con il sale, alla fine distribuire l'aceto o il limone. Mettete un peso sopra e lasciarle per 24 ore a macerare nella loro acqua. Trascorso questo tempo strizzatele il più possibile. Mia madre ha usato un torchietto.  

Metterle in un'altra ciotola e conditele tutte insieme in modo che l'olio le avvolga tutte, unite l'origano e l'aglio a pezzetti e il peperoncino. Sistematele nei vasi ben sterilizzati, premendo bene per fare uscire tutta l'aria. Lasciate i vasi scoperti per qualche giorno, controllando eventuali bolle d'aria. Le melanzane devono essere sommerse dall'olio. Aggiungere se necessario.

Secondo condimento:
200 g di olive verdi denocciolate
un vasetto di acciughe sott'olio
un bel mazzo di prezzemolo
peperoncino
aglio
 

Tritare il prezzemolo, sminuzzare le acciughe, tagliare le olive e l'aglio. Condire le melanzane come sopra. distribuirle nei vasetti.


Copyright © 2014 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it


 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrire servizi in linea con le tue preferenze. Se non accetti le funzionalità del sito risulteranno limitate. Se vuoi saperne di più sui cookie leggi la nostra Cookie Policy.