La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.
"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it
(6 marzo 2016) – La potenza dei colori, nella sfera delle sensazioni, è cosa nota, ravvivano un ambiente e contrastano con immediatezza alcune condizioni psicologiche negative.
Alla stessa stregua i colori nel cibo hanno un’influenza notevole sia a prima vista, picchì prima si mancia cu l’occhi, sia durante l’assaggio. Per non parrari poi delle proprietà benefiche che ogni colore porta come carrico da unnici.
Mi accodo ai più, a chiddi che dicono che bisogna mangiare cibi di stagione e mangiare sano seguendo i colori della stessa. Per esempio, avete notato che d’inverno ci sunnu più cibi verdi? Ecco mangiate verde piccamora. Non guardate i pomodori, le fragole, le melanzane e i peperoni, quelli sono prodotti della stagione estiva e adesso sono bummiati in serra con geodisinfestanti e antiparassitari, che ci mangiamo. Mangiate verde dunque ma anche bianco, assaggiate un po’ di arancione con le ultime arance e le carote, il rosso lasciamolo all’estate che ci prepara al solleone.
Per due cristiani pigghiate:
400 g di cime di rapa mondate
260 g di filetti di pesce spatola (6 filetti)
una manciata di foglioline di menta
una manciata di pistacchi non salati
un cucchiaio scarso di miele
olio extra vergine d’oliva
60 g di pasta phyllo
una pera
Lavate la pera, affettatela molto finemente e cuocetela per circa un’ora in forno a 100°C, mettete da parte. Lavate la verdura e cuocetela in poca acqua salata; sgocciolatela e passatela nel mixer per ridurla in purea. Stendete i filetti di spatola su un tagliare, massaggiateli con il miele e ricopriteli con un velo di purea di verdure, arrotolateli e fermateli con uno stecchino per lasciarli in forma. Ritagliate 6 strisce di pasta phyllo, spennellate con pochissimo olio, ponete al centro un fagottino di pesce spatola, liberatelo dallo spiedino e arrotolatelo all’interno del rettangolo di pasta phyllo, ponete tutti i fagottini su una teglia foderata con carta forno e infornate a 190°C per circa 20 minuti o fino a quando la pasta phyllo sarà dorata. Sfornate e fate intiepidire; Preparate i piatti disponendo uno specchio di purea, decorate con le foglioline di menta, i pistacchi tritati, i fagottini di spatola e le chips di pera. Servite subito.
Copyright © 2016 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.it