La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.
"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it
(13 maggio 2012) - La prima cosa che faccio la mattina, appena mi alzo, estate o inverno, guardo fuori dalla finestra e talìo il cielo: se i colori sono accecanti come un cocci ‘i brillu, uguale e precisa sarà la mia giornata. Il caso contrario manco lo voglio menzionare, picchì mi assale una botta di malinconia.
In queste giornate di maggio, chiare e lucenti, un piatticeddu ciuvurusu di mare, secunnu mia, ci sta alla perfezione, soprattutto se gustato assettata allato alla mamà, oggi che è la festa sua.
Per 8 cristiani:
680 g di fettuccine
140 g di olive taggiasche snocciolate
1 mazzetto di prezzemolo
10 foglie di basilico
50 g di pomodorini piccadilly
60 g di mandorle pelate
80 ml vino bianco fruttato
12 mazzancolle
olio extra vergine d'oliva q.b.
20 g di mandorle a lamelle
un cucchiaio raso di pepe rosso in grani pestato.
Tritate con il mixer 120 g di olive taggiasche snocciolate, il prezzemolo, le mandorle, il basilico e l'olio tanto quanto basta a fluidificare il pesto, frullate fino ad ottenere una crema densa. Sgusciate le mazzancolle, mettetele in padella con un filo d'olio, sfumatele per pochi minuti con meno di mezzo bicchiere di vino bianco, aggiungete il pesto, mescolate, salate solo se necessario e spegnete. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e ripassatela in padella fluidificando il condimento con tanta acqua della cottura della pasta, quanta ne serve per ammorbidire e renderla fluida. Completate con le olive rimaste, impiattate e cospargete ogni porzione con le mandorle a lamelle, qualche foglia di prezzemolo intera e una spolverata di pepe rosso.
Copyright © 2012 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it