La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.
"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it
(20 maggio 2012) - Siamo un popolo, i siciliani, circondato da una bellezza memorabile; la nostra ricchezza scappa da ogni libro di storia, aspetta, da secoli, di essere ammirata e rispettata. Architettura e bellezze naturali si affastellano intorno ma spesso, della nostra ricchezza, non ce ne adduniamo. Nemmeno delle cose semplici, probabilmente perché ovvie, come il vento di mare che arriva a solleticare il naso, arricrìandu. Ora, che finalmente è arrivata la bella stagione, la freschezza e la leggerezza di una giornata di sole apre l’anima come un orizzonte alla ripa di mare. La pigrizia, la mollezza, la rilassatezza ci stanno benissimo tutte, allura vi cuntu ‘na ricettuzza che non impegna troppo ai fornelli, lasciandovi trascorrere tranquilli e beati una serena domenica.
per 6 cristiani
4 fette di pesce spada circa 700 g
3 piccoli calamari circa 200 g
4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
1 limone
1 acciuga sott'olio
1 spicchio d'aglio
un mazzetto di prezzemolo tritato
30 g di pinoli tostati
pepe nero
Pulite i calamari e lavateli sotto l'acqua corrente. Tagliate a dadini di 2 cm di lato il pescespada dopo aver eliminato la pelle. Mettete i pesci in una ciotola con l'olio, l'aglio schiacciato, l'acciuga, la scorza del limone prelevata con un rigalimoni e il suo succo, mescolate, coprite e fate marinare in frigo per almeno un'ora e mezza mescolando ogni tanto. Scaldate un'ampia piastra, fatela arroventare e poi cuocete per pochi minuti per lato i calamaretti con i tentacoli e metteteli da parte, poi scottate il pesce spada, girando spesso per colorirlo da tutti i lati, tagliate ad anelli i calamari e uniteli alla dadolata di pesce spada insieme con la marinata. Spegnete, fate riposare pochi minuti, mettete in una ciotola, condite con il prezzemolo, i pinoli ed una macinata di pepe nero.
Copyright © 2012 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it