La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.
"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it
(27 maggio 2012) - La bellezza delle cose naturali è inspiegabile, affascinante, pura; di fronte a un panorama l’esperienza sensoriale è piacevole ed emozionante tanto da togliere il fiato. Generalmente associo paesaggio a colore; probabilmente perché il mio canone di riferimento è legato ai “retaggi di architettura”. M’innamoro del “giallo Sicilia” delle colline dell’entroterra, o del blu del mare spruzzato di bianco d’onda; di forme armoniche, giocate sulla percezione intuitiva e senza alcuno scopo. Cose semplici, cose che sono lì da sempre, nonostante tutto e tutti.
Le cose belle le riconosco all’istante, anche in cucina m’incantano e le immortalo in uno scatto fotografico. Ditemi: sono belle queste patate? Quando le ho viste sul blog di Martha Stewart non è passato molto tempo che le ho rifatte, a modo mio, seguendo la sua forma e il mio gusto.
Vi cuntu chi fici:
per una cocotte di 14 cm di diametro (potrebbe essere un contorno per due oppure un pasto unico per una persona)
2 patate medie rosse
uno spicchio d'aglio degerminato
due rametti di rosmarino fresco
50 g di speck tagliato sottilissimo
burro
olio extra vergine d'oliva
sale
pepe
Lavate con cura le patate, asciugatele e, senza sbucciarle, affettatele con una mandolina, realizzando delle fette di 2,5 mm di spessore. Ungete con un filo d'olio la cocotte e disponete qualche ricciolo di burro sul fondo. Disponete poi le fette di patata in verticale non troppo strette tra loro. Tritate a coltello l'aglio finissimo con il rosmarino, distribuite il trito tra le fette, grossolanamente, salate, pepate, date un altro giro d'olio e finite con 4 riccioli di burro. Chiudete con il coperchio e infornate a 180°C per mezz'ora; tagliate le fette di speck a pezzetti, tirate fuori la cocotte dal forno, togliete il coperchio e, facendo attenzione a non bruciarvi aiutatevi con la lama di un coltello per inserire lo speck qua e la, tra alcune fette di patata. Infornate ancora per mezz'ora senza coperchio. Gustatele tiepide, ma vi confesso che anche fredde sono fantastiche.
Copyright © 2012 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it