La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.
"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it
(10 giugno 2012) - Sono fiera di essere siciliana; è, per me, un vanto, un privilegio esserlo. Ho studiato architettura a Firenze, città meravigliosa, ma la mia sicilitudine mi assugliava nei lunghi periodi di permanenza lontano dall’Isola. Il bisogno, fisico, di tornare era inspiegabile. Una botta di malinconia mi assaliva, apparentemente senza motivo o spiegazione. Apparentemente. Al ritorno, invece, gli occhi mi sbrilluccicavano di cuntintizza, nell’istante in cui s’intravedeva la costa siciliana, una felicità, incontenibile mi riempiva il core.
Sono fiera di essere siciliana, perché siamo un popolo di ottimisti, perché combattiamo ogni giorno contro la parte nivura della Sicilia; quella omertosa, quella dell’altra famigghia. Picchì abbiamo un core d’asino e uno da leone, nei momenti più bui tiriamo fora chiddo di leone. Picchì abbiamo avuto dei Maestri che ci hanno insegnato a non avere paura. Picchì torno torno ci sunnu cose che arricrianu.
Cannoli di Sicilia
per le scocce:
150 g di farina00
150 g di semola di rimacinato
100 g di maizena
1 uovo
1 tuorlo
150 ml di Marsala secco
60 g di strutto
40 g di zucchero
un cucchiaino da caffè di estratto di vaniglia
un cucchiaino raso di cacao amaro
un pizzico di sale
un albume leggermente sbattuto
Setacciate le farine, la vaniglia, il cacao e il sale, metteteli nella planetaria (o a mano) con lo zucchero e lo strutto amalgamate gli ingredienti e poi aggiungete il marsala, il tuorlo e l'uovo intero. Lavorate fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare in frigo almeno un'ora.
per il ripieno:
500 g di ricotta
150 g di zucchero a velo
50 g di gocce di cioccolato
una bustina di vanillina
Il giorno prima fate sgocciolare la ricotta in frigo. Il giorno dopo setacciate, con un setaccio a fori piccoli, la ricotta con lo zucchero a velo e la vanillina. Aggiungete le gocce di cioccolato e rimettete in frigo coperta. Stendete l'impasto in una sfoglia abbastanza sottile, con un coppa pasta di 12 cm di diametro ritagliate i dischi e poi stirateli ancora con il matterello in un verso in modo da farli diventare degli ovali. Spennellate di olio i cannelli, gli appositi stampi cilindrici per realizzare i cannoli, avvolgete gli ovali di pasta, sovrapponendo la congiunzione precedentemente spennellata di albume. Friggete i cannoli una alla volta in olio abbondante fino a doratura, bastano pochissimi minuti. Ponete le scocce su carta assorbente e dopo che si sono raffreddate sfilate i cannelli. Mettete la crema di ricotta in un sac-a poche con bocchetta molto larga e farcite i cannoli. Se volete potete guarnire le estremità con scorze d'arancia candite o gocce di cioccolato, spolverate infine con zucchero a velo. Una raccomandazione conservate le scocce in un contenitore ermetico e farcitele solo al momento di servire i cannoli.
Copyright © 2012 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it