La cucina della tradizione siciliana è percorsa dal ciavuru d’intrecciate dominazioni. In questa terra assolata nel mezzo di tre mari, greci, saraceni, normanni, spagnoli, borboni e francesi ficiru, a loro agio, li comodi so’. Il titolo, curiusu per una rubrica di cucina, anela alla raffinatezza dei francesi, mutuato dalla sostanza dei siciliani. Scorza d’arancia è un foodblog e un libro di ricette scritto, curato e fotografato da Claudia Magistro, architetto paesaggista che in cucina ha ritrovato il suo giardino, tra erbe aromatiche e spezie che solleticano il naso. Questa rubrica sarà percorsa da profumi, evocazioni e racconti in uno stile di vaga “camilleriana” memoria, fra tradizione, innovazione e l’amore per la buona cucina.
"Scorza d'arancia" è ogni domenica online su sicilypresent.it
(13 ottobre 2013) – Acqua a bagghiolate, poi nesce ‘u suli; tutto questo amorevolmente abbracciato da uno scirocco appiccicaticcio, quando si dice “non c'è più la mezza stagione”, la verità è! Ma il bello di questa nostra bedda isola è anche questo. Il lento passaggio da una stagione all’altra con strascichi assopiti della stagione precedente. Dove oggi c’è la neve qui c’è stata una scaricata d’acqua con grandine e poi il sole. Ma è anche il tempo dei fagioli e una minestra, non brodosa, ci ‘a fazzu trasiri.
per 6 cristiani
230 g di maltagliati secchi
200 g di fagioli freschi
100 g di fagioli neri secchi
300 g di fagioli rossi secchi
200 g di pomodori rossi a grappolo
100 g pancetta tagliata in una sola fetta
50 ml di vino rosso
gli aghi di un rametto di rosmarino
il cuore di un sedano
uno spicchi d'aglio
mezza cipolla rossa
un cucchiaio di farina setacciato
5 chiodi di garofano pestati nel mortaio
un pizzicodi cannella in polvere
noce moscata grattugiata
olio extravergine d'oliva
brodo vegetale
sale
pepe
burro
Mettete a bagno per una notte i fagioli secchi. In una pentola di coccio con due cucchiai d'olio e una piccola noce di burro, soffriggete un battuto con l'aglio, la cipolla, gli aghi di rosmarino e il sedano tritati finemente, fate stufare con il coperchio; Unite il vino e, dopo poco, aggiungete la farina, amalgamate evitando la formazione di grumi. Nel frattempo portate a bollore almeno 800 ml di brodo vegetale. Tagliate a dadini la pancetta, ed aggiungetela insieme ai pomodori pelati ridotti a dadini nella pentola con il battuto, unite i fagioli e cominciate la cottura a fuoco lento aggiungendo poco per volta il brodo e mescolando. Unite le spezie in polvere e continuate questo splendido processo (per me) che è la cottura lenta. Quando i fagioli sono cotti, estraete metà della minestra e frullatela; rimettete nuovamente nella pentola ed aggiungete brodo bollente per la cottura della pasta, in casa nostra le minestre non le amiamo liquide, ma abbastanza "cremose" quindi dipende dal vostro gusto la quantità di brodo da aggiungere via via che la minestra cuoce. Quando la pasta è cotta, spolverate con del pepe macinato al momento e irrorate con un filo d'olio crudo.
Copyright © 2013 - Testo e foto CLAUDIA MAGISTRO - scorzadarancia.blogspot.it