(19 dicembre 2014) – Nella cornice natalizia dello splendido teatro Massimo la sera di lunedì 15 dicembre si è svolto il concerto con la mandola recentemente restaurata dal Centro Regionale per la Progettazione e Restauro. A farne risuonare le note l’Orchestra a plettro del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo guidata dal maestro Emanuele Buzi docente di Mandolino dal 2008.
Un pubblico vario, tra appassionati dello strumento e un certo numero di stranieri, ha ascoltato pezzi di Calace, Giangreco e Piazzolla, quest’ultimo con la presenza della fisarmonica suonata da Marco Macaluso.
L’evento musicale, che oltre alle musiche in programma si è dilungato con l’eccellente esecuzione dell’ouverture della Traviata di Verdi, è stato presentato dalla dott.ssa Enza Cilia che dirige il Centro Regionale per la Progettazione e Restauro (CRPR) dove è stato curato il restauro della Mandola. Quale migliore esecutore se non Emanuele Buzi, nipote del grandissimo virtuoso M° Giuseppe Anedda, che svolge un’intensa attività concertistica come solista in Italia e all’estero ed è primo mandolino della “Orchestra Mandolinistica Romana”, avrebbe potuto suonare questo magnifico strumento restaurato rievocando suoni così lontani nel tempo?
Ma questa “chiamata alla voce della mandola restaurata” non sarebbe stata possibile senza il lavoro “certosino” del maestro liutaio Giovanni Garofalo, per conto del CRPR*, coadiuvato dall'allievo Gianfranco Di Miceli, studente del corso di laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei beni culturali. Il restauro del prezioso strumento ha permesso infatti che uno strumento 'malandato' potesse ancora rievocare suoni lontani nel tempo.
*Quello del CRPR di Palermo in Italia è uno dei pochi laboratori di restauro di liuteria di un Ente pubblico; inoltre nella sua Biblioteca possiede una collezione di libri di liuteria, anche in tedesco, rari o difficilmente reperibili non solo in Sicilia.
Maria Cristina La Manna è bibliotecaria del CRPR
Nella foto un momento del concerto tenuto lunedì 15 dicembre 2014 dall'Orchestra a plettro del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo al Foyer del Teatro Massimo.