(5 gennaio 2015) – La Compagnia delle Fiabe di Palermo ancora una volta firma al Teatro Orione uno spettacolo eccellente e particolarmente adeguato al periodo dell’anno. “Una favola meravigliosa”, la trama proposta in scena lo scorso 28 dicembre con la dimensione narrativa del musical, è stata infatti un’occasione ben ponderata e riuscita per parlare a piccoli e grandi di significati e speranze che vanno al cuore della vita.
Scrooge è personaggio letterario noto e dalla lunga storia che nel tempo ha ricevuto molte rilevanti espressioni in forma di spettacolo e di rielaborazione cinematografica. Lo stesso timbro fumettistico dato da Carl Barks a Paperon de’ Paperoni fin dagli inizi è stato sviluppato tenendone conto.
L’attenzione alla figura tratteggiata da Charles Dickens trova la principale ragion d'essere nel suo includere e definire l’orizzonte dell'umano a tutto raggio, mostrandone sentimenti e desideri posti accanto a ristrettezze d'animo, pertanto non negandone limitazioni e bassezze cambiate in aperture di generosità infinita. Canto di Natale, pubblicato nel 1843 con il titolo A Christmas Carol, è romanzo che contiene spunti di interesse sempre attuali. Ebenezer Scrooge non si rende conto che la sua esistenza sta andando verso l’abisso del nulla e che della vita ha perso il meglio. L’amore e il bene nei confronti dei fratelli uomini sono rimasti a lui estranei, non sono diventati volti e nomi precisi.
Ma sul margine dei suoi giorni gli sono date possibilità per guardare diritto al fondo vero delle cose, per trovare il senso dello stare al mondo con umanità, cioè all’altezza del bene che anche in lui attende di vedere la luce e diventare realtà. Gli eventi lo costringono a guardare ai fatti del passato nella prospettiva del futuro mettendogli di fronte agli occhi ipotesi e scelte. E la sua scelta è per la vita: all’avarizia subentra la generosità, dalla misantropia si volge alla filantropia. Il denaro accumulato con avidità è donato perché nuovi inizi accadano in coloro che prima erano stati da lui maltrattati e sfruttati.
«Non è mai troppo tardi per essere felici». Questa frase di Epicuro, resa didascalia del giudizio mille altre volte ripreso e ribadito nei secoli, segna un passaggio centrale nello svolgimento delle vicende del racconto. Quando Scrooge ne trova lo spunto per scoprirne la portata, è proprio l’istante in cui per lui inizia il cambiamento. E tutto accade durante la vigilia del Natale.
Belli e ben studiati i costumi e gli accorgimenti scenici per dare movimento coreografico e scenografico ai tre sogni del racconto. Precise e pregevoli la regia e le interpretazioni dei talentuosi attori in scena. Per la Compagnia delle Fiabe questa esibizione di fine anno può dirsi conferma che il percorso artistico avviato con gli spettacoli della stagione in corso va nel giusto verso. Anche in questo caso, allora, le parole del teatro riescono a raccontare l’umano senza metterne tra parentesi contraddizioni e certezze, cioè la decisione mai facile con cui negare il male e affermare senza riserve il bene della vita.
SPETTACOLI - Scrooge scopre il Natale e mette in scena il bene della vita
Nelle immagini alcuni momenti dello spettacolo "Una favola meravigliosa" proposto dalla Compagnia delle Fiabe al Teatro Orione di Palermo il 28 dicembre 2014.
(ph. SicilyPresent.it)