(24 luglio 2015) – Lunedì 20 sera, nell'ambito della Stagione concertistica degli studenti del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo, si è svolto il concerto di una compagine già affermata nel territorio siciliano: il "Duo enarmonico". Composto e fondato nel 2011 da Irene Maria Salerno (pianoforte) e Davide Velardi (chitarra), il gruppo presenta un repertorio che spazia dai classici alla musica contemporanea; nello specifico, sono stati eseguiti brani di autori tra Otto e Novecento quali Anton Diabelli, Mauro Giuliani, Mario Castelnuovo-Tedesco e Malcolm Arnold, fino a compositori siciliani contemporanei quali Simone Piraino, Emanuele Giacopelli, Giuseppe Ricotta, Ugo Di Piazza: per un vero e proprio “viaggio musicale” dall’ottocento ai giorni nostri, dal titolo stesso della serata. Quest’ultima, la musica contemporanea, è considerata caposaldo e "missione" dei due artisti.
Nella presentazione del concerto i due giovani hanno infatti raccontato quanto il valore dell’amicizia e della collaborazione musicale fossero importanti per la loro formazione, tanto che, come alcuni degli autori ottocenteschi presentati fossero stati tra loro legati in vita (riferendosi all’amicizia tra Diabelli e Giuliani), così è vivido il loro desiderio di suonare musiche dei loro amici compositori, come fonte di diffusione (eseguite anche due prime assolute, di Piraino e Ricotta) nonché come fonte di ampliamento del repertorio di un organico cameristico tanto particolare.
Infatti non esiste una letteratura musicale molto ricca per questa formazione, a differenza di organici più utilizzati nel tempo quali quartetto d’archi, pianoforte e violino, trio con pianoforte violino e violoncello etc. Ma quando il desiderio di far musica, la professionalità, l'affinità artistica e umana si incontrano, non c'è organico che tenga, ma solo voglia di creare e di fare appassionare, come hanno fatto i due giovani artisti. Molti tratti hanno colpito i presenti, dalla sinergia tra i due, al delicato tocco della pianista e all'espressività del chitarrista, al loro essere affabili e solari, cosa che li ha presto fatti amare dal pubblico. Una delicata ricerca del senso musicale nel segno dell'amicizia e della passione.