Una musica per la vita. Noa al Teatro Massimo di Palermo

 

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(29 dicembre 2013) – Non tutti, una volta acquistato il biglietto, si sarebbero aspettati uno spettacolo di tale bellezza. Protagonista assoluta la cantante Noa; cooprotagonista la Città di Palermo sotto varie forme: da Istituzioni e Associazioni che hanno ideato l’evento (Comune di Palermo, Fondazione Teatro Massimo, Conservatorio di Palermo, C.R.E.S.M, Fondazione con il Sud, Mediterraneo di Pace) al Sistema Musicale Giovanile di Palermo, progetto che intende costituire esperienze educative e socializzanti sulla base dell’istruzione musicale in gruppi d’insieme; senza dimenticare lo straordinario apporto dell’Ensemble Vocale Jazz e dell’Orchestra Sinfonica Giovanile del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo (dir. Domenico Sanfilippo): talentuosi ragazzi desiderosi e realmente meritevoli di un “futuro musicale” migliore (Enti, Orchestre, Istituzioni e Autorità cittadine: prendete nota).

Achinoam Nini, questo il vero nome della cantante israeliana ma di origine yemenita, ha incantato la platea del Teatro Massimo di Palermo sfoggiando un repertorio di rara qualità: dalla tradizione ebraica alla canzone d’autore napoletana, passando per arie d’opera e musiche da film. Le sue qualità musicali le hanno permesso di spaziare da un genere all’altro senza che il risultato ne risentisse minimamente, anzi. Non una sbavatura, non una flessione bensì un incremento costante, di brano in brano, di potenza e classe. Perché se si era certi della sua bravura sulle affascinanti melodie tradizionali ebraiche, allo stesso modo non ci si aspettava una tal precisione nell’esecuzione dell’aria Glitter and be Gay di Leonard Bernstein, degna, sotto il profilo artistico, delle interpretazioni di Renée Fleming o di Diana Damrau. Ancor più splendide, se possibile, le interpretazioni di alcune delle più belle canzoni d’autore napoletane: Era de Maggio, I’te vurria vasà: un climax culminato in una energica esecuzione di Tammurriata nera, con Noa protagonista anche alle percussioni. Ma non solo i bongos: colpi sul petto, balletti improvvisati, movenze arabe e perfino una divertente danza sugli applausi del pubblico.

Noa è una grande cantante, è indubbio. E la sua bravura non è dovuta esclusivamente alle sue qualità musicali, certamente doni divini. Noa, infatti, ha offerto uno spettacolo, se possibile, ancor più grande di quello musicale. In una società immersa nel relativismo assoluto e nel “politically correct”, la cantante israeliana è stata un esempio di libertà totale: ha ideato uno spettacolo di grande impatto sociale senza dimenticare o precludere le sue origini, la sua storia, la sua tradizione e, non per ultimo, la sua religiosità. Ha parlato dell’amore di Jahvè per il popolo ebraico, delle sofferenze dei popoli palestinesi e mediorientali, della corruzione umana, della povertà nel Terzo mondo, della bellezza che “conduce” al Creatore. Tanto di cappello per un’artista, una persona prima di tutto, tanto brava quanto libera.

Plauso finale al compagno musicale di Noa, l’israeliano Gil Dor, chitarrista eccelso e arrangiatore sopraffino, e a chi ha permesso la realizzazione di questo Concerto di presentazione del Sistema Musicale Giovanile di Palermo a cui va il nostro “in bocca al lupo!”

 

 


Spettacoli - Una musica per la vita. Noa al Teatro Massimo di Palermo

 

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