(25 giugno 2014) – Presso la sede della consulta delle Culture a Palermo (scuderie del Palazzo Cefalà, vicolo Sciara, angolo via Alloro) la scorsa settimana è stata allestita la mostra “Melting Pot”.
L’esposizione, organizzata dall’associazione culturale “Antilia” e patrocinata dal Comune di Palermo, si compone di una decina d’opere di artisti provenienti da origini culturali e geografiche anche distanti tra loro. Il tema proposto però è proprio la possibilità di un’integrazione tra le differenti culture che vivono in uno stesso luogo, non è un caso infatti la sede scelta.
Tra le opere esposte spicca per estensione “Silvia”, olio su tela di Andrea Feliciello (cm 170 x 180), lo sguardo largo di una ragazza dai colori mediterranei e “Il viaggio ignoto”, olio su tela di Enzo D’Alessandro (cm 500 x 160), che ritrae le ansie, le attese, i volti e i gesti di un gruppo di persone appena approdate con un barcone probabilmente proveniente dalle coste meridionali del Mediterraneo.
Poi c’è l’acrilico su tela di Tommaso Chiappa, “Colore” (cm 70 x 120), che ritrae una mezza dozzina di ragazzi (colti di spalle) nell’atto di osservare un evento che non si sa quale sia. Ciascun soggetto caratterizzato da un colore e dal proprio vestiario, dalla staticità di chi osserva, dall’incertezza di chi non sa cosa in realtà stia accadendo.
Non solo tele quelle presenti nella mostra, ma anche l’installazione polimetrica di Gioacchino Turdo, nella quale un bicchiere gigante ripieno di non si sa che cocktail, attaccato al quale si contano diversi passaporti, fuoriesce da una valigia spalancata e la scultura musiva polimaterica “Gaia e Urano” di Francesco Lo Coco.
Da ultimo vale la pena segnalare l’acquarello su carta di Liu Siyu, “Parlare nel sogno in Sicilia”, che ritrae volti d’uomo in cui il colore allunga e svia i tratti senza però farne perdere i lineamenti, la profondità dello sguardo.
La mostra rimarrà aperta fino al 28 giugno.
Arte - "Melting Pot" collettiva d'arte per l'intercultura a Palermo
(ph. gl)