Presentata a Palermo la nuova opera del pittore palermitano Mauri Lucchese intitolata “Ballarò”; la cerimonia nella quale è stata svelata al pubblico la tela è avvenuta il 24 aprile scorso presso il Country Time Club di Palermo alla presenza di Oliviero Palma e di Gaspare Lo Voi, rispettivamente presidente e direttore del prestigioso club cittadino e dell’autore, anch’egli tra i soci fondatori, nei primi anni ’80, del Club.
In una delle sale del Country, quella dedicata ai trofei, fra le numerose coppe, targhe e stendardi, è stata esposta la grande tela di Lucchese che raffigura con i più tipici colori mediterranei la forza e l’espressività dello storico mercato di Ballarò, che quindi dà il nome al quadro; trattasi di una tela realizzata in tecnica mista, tempera ed acrilico, delle dimensioni di un metro per un metro e mezzo.
L’opera è frutto di un’attenta osservazione dei luoghi in cui le immagini fotografiche si fondono con la personale memoria dell’artista che con i suoi tipici tratti pittorici restituisce i colori caratteristici e i suoni del mercato, della sua confusione e della sua secolare vivacità.
I protagonisti che occupano ogni angolo della tela sono senza dubbio i frutti esposti al pubblico, i limoni, le arance, i cedri e le susine che, con tanto di prezziario, sono resi ancor più brillanti dalle abbaglianti luci emanate dalle grandi lampade ad incandescenza che pendono da un tetto protettivo costituito dai teloni rossi che tutto proteggono e tutto racchiudono in un microcosmo a misura di uomo.
Ed è in questo contesto che quindi non può mancare l’uomo, l’uomo che, nel mestiere antico di abbanniaturi, diviene parte integrante della merce stessa, in un unico contesto storico, folkloristico ed umano.
“La figura di quest’uomo”, racconta Daniela Martino, collaboratrice del Maestro Lucchese, “assume una funzione scaramantica, una sorta di invocazione di una fortuna che possa assisterlo durante una dura giornata di lavoro e che, nel messaggio dell’autore, si possa estendere a tutta la società palermitana che quotidianamente si impegna a superare la crisi di ogni giorno”.
Tante sono le mostre, sia collettive che personali, che hanno visto le tele di Lucchese esposte in prestigiosi luoghi cittadini e tanti sono i progetti futuri, fra cui la pubblicazione di un libro dedicato a Palermo e la realizzazione di un arduo progetto, peraltro già avviato, che vede la creazione di quattordici piccole tele, 40 x 40, che sempre in tecnica mista raffigurano per intero la Via Crucis; attualmente questi piccoli capolavori, firmati con il nome d’arte originario “Luma”, si trovano presso lo studio dell’autore ma saranno presto donate ad un istituto religioso palermitano.
Ecco che con queste sfumature, forti e appassionate, dopo aver raccontato con i suoi precedenti quadri gli antichi mestieri siciliani, le piazze di paese e le atmosfere mediterranee, Mauri Lucchese rende omaggio a Ballarò, luogo oggetto di un rinnovato interesse storico e culturale che diviene oggi, come ricorda Daniela Martino, un “luogo dalle tre vite”: intenso centro di commercio di mattina, luogo di incontri la sera e mercato dedicato al mondo dell’usato la domenica.
L’opera “Ballarò” è stata donata al Comune di Palermo che la renderà visibile al pubblico ed è dedicata a Concetta Settineri, giovane moglie dell’artista palermitano prematuramente scomparsa il 13 febbraio scorso: la targa posta sulla cornice ne ricorda il nome donandole così il dono dell’immortalità.
ARTE - Ballaro', lo storico mercato palermitano nella nuova tela del pittore Mauri Lucchese
(ph. Carlo Guidotti)