(11 aprile 2015) – Al Reale Albergo dei Poveri di Palermo è stato presentato il recente volume di Carlo Pastena Glossario del libro. Come diverse altre sue opere, anche questa è stata pubblicata dal CRicd (Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione, grafica, fotografica, aerofotografica, audio-visiva e filmoteca regionale siciliana) e reca la data di edizione 2014. Ne hanno parlato, mercoledì 8 aprile 2015, Girolamo Cusimano e Antonino Giuffrida dell’Università di Palermo nel corso di una conversazione coordinata da Marco Salerno e conclusa con l’intervento di Pastena.
Glossario del libro è un volume di «straordinaria potenza», come è stato sottolineato anche nella parte introduttiva dell’incontro, per la capacità di offrire una conoscenza pressoché completa e coerente di quel mondo complesso che è il libro, cioè di un’opera fondamentale dell’ingegno umano le cui evoluzioni si rintracciano lungo i secoli e in ogni area del pianeta.
Cos’è, quando nasce e come nel tempo si modifica il libro sono le domande a cui questo lavoro di Pastena intende rispondere. Ne è punto di osservazione privilegiato il giudizio di Ulpiano e le sue affermazioni confluite in seguito nel Digesto. E vi è detto con chiarezza che la storia generale del libro fa parte dell’Occidente e dell’Oriente del mondo; lo si evince attraverso la particolare forma assunta in Cina fin dalle origini della scrittura. L’utilizzo qui fatto della stampa a caratteri mobili dopo il VI secolo è un dato di assoluto rilievo che merita ampi approfondimenti.
Attraverso gli interventi sono state date interessanti chiavi di lettura del libro di Pastena, documentandone e interpretandone il valore. Ed è stato osservato a più riprese che si tratta, in primo luogo, di un contributo ponderoso nell’ambito degli studi di biblioteconomia. Girolamo Cusimano, richiamando la metafora del “labirinto” di Jorge Luis Borges, ne ha tratteggiato una serie di motivi per cui si presenta come una vera e propria «guida» per orientarsi tra pagine e libri cercandone le molteplici vie d’uscita. Questo lavoro di Pastena, infatti, conduce verso la sorgente del libro e dei suoi mondi, assistendo come un Virgilio il cammino di quanti vogliono scoprirne la vita narrata o nascosta.
Questo volume, in forza appunto della sua struttura di glossario, sorregge la ricerca di una «conoscenza globale del libro». Così ha puntualizzato Antonino Giuffida, individuando in Pastena una tensione intellettuale «idealista». Non mancano in quest’opera, del resto, lemmi e definizioni che aiutano a esplorare opportunità e prospettive del passaggio in atto dalla realtà cartacea a quella digitale. Se agli inizi il manoscritto è modello che ispira la composizione del libro stampato, oggi l’e-book è via verso una dimensione di scrittura e lettura che supera il formato classico. E ciò ci dice che siamo in presenza del superamento dell’approccio «tradizionale» al libro e alla fruizione dei suoi contenuti.
Carlo Pastena, con questo suo lavoro preciso e documentato con cura certosina in ogni lemma, ci mette nelle condizioni adeguate per conoscere passato e presente del libro. Possiamo così approfondirne la storia e immaginarne l’avvenire nel nuovo mondo sempre più digitale.
Carlo Pastena, L’Ulpiano. Glossario del libro: dalle tavolette d’argilla all’e-book, CRicd 2014